La Nuova Sardegna

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Cadavere ritrovato all’isola, difficile l’identificazione

CABRAS. Il mistero è fitto e la soluzione non è dietro l’angolo. Identificare il cadavere, individuato da alcuni pescatori sugli scogli nella parte settentrionale dell’isola di Mal di Ventre nella...

15 marzo 2020
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CABRAS. Il mistero è fitto e la soluzione non è dietro l’angolo. Identificare il cadavere, individuato da alcuni pescatori sugli scogli nella parte settentrionale dell’isola di Mal di Ventre nella tarda mattinata di venerdì e recuperato grazie all’intervento della capitaneria di porto, non sarà un lavoro semplice. L’unica certezza, al momento, è che si tratti di un uomo. Le difficoltà cui vanno incontro la procura e i carabinieri della Compagnia di Oristano a cui sono affidate le indagini non sono poche. L’avanzato stato di decomposizione non aiuta, però, da alcuni effetti personali che erano contenuti in una tasca degli indumenti lasciano aperto qualche spiraglio perché si possa arrivare a una soluzione, partendo da una seconda certezza: non si tratta di un migrante annegato durante una traversata.

Immediatamente è stata fatta l’associazione tra il ritrovamento di due giorni fa e la scomparsa da Asuni di Vittorio Maullu, l’ex agente di polizia penitenziaria sparito qualche mese fa in circostanze non del tutto chiare. Oltre all’abbigliamento, altri riscontri sembrano escludere questa ipotesi come il fatto che difficilmente possa essere arrivato sin lì da una zona comunque lontana dal mare e in cui non ci sono collegamenti tra fiumi e canali che possano far pensare che il suo corpo sia arrivato sino al mare.

Al momento non si è nemmeno in grado di dire se l’annegato sia deceduto per una morte accidentale o se invece sia vittima di un atto violento. Ci sono anche perplessità sul fatto che si possa sciogliere questo dubbio, perché l’autopsia potrebbe non servire vista le condizioni del corpo. (e.carta)

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