La Nuova Sardegna

Oristano

Mercato civico, le vendite sono crollate

Mercato civico, le vendite sono crollate

Gli esercenti chiedono che il Comune sospenda tutti i pagamenti di tributi e tasse locali

24 marzo 2020
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ORISTANO. Vendite più che dimezzate, pochissimi acquirenti e davanti ai banchi dei prodotti orticoli il deserto. Questo il quadro sconfortante che vede chi va al mercato civico per fare la spesa. Sembrano lontani anni luce i tempi in cui bisognava fare la fila per comprare l’ottima verdura a chilometro zero coltivata dai produttori locali. Le poche persone che ieri hanno frequentato il mercato civico, con mascherina calata sul viso e guanti indossati, sono stati a debita distanza l’una dall’altra, scambiano solo poche parole con l’esercente, poi silenzio. E mentre la crisi morde forte, gli oltre venti titolari dei box sperano che dal Comune arrivino segnali di sostegno nei loro confronti. Come la sospensione delle rette da pagare per l’affitto dei punti vendita e le altre tasse comunali previste. A registrare le perdite maggiori sono i rivenditori di pane e di frutta e verdura, mentre pescherie e macellerie, anche se a fatica, riescono a contenere le perdite. Molti operatori si sono organizzati per venire incontro alle esigenze dei clienti. «Ci fanno le ordinazioni via telefono e qui passano soltanto per ritirare la merce – dicono gli esercenti – altri invece preferiscono i centri commerciali, dove trovano tutto quello che gli occorre, al mercato, da quando è iniziata questa crisi, non stanno più venendo». Quelli che sono riusciti a crearsi una buona rete di clienti sentono meno di altri gli effetti della crisi, e il prodotto lo vendono quasi come prima. Ma è indubbio che i comportamenti individuali stiano cambiando repentinamente. I rapporti interpersonali, normali fino a qualche settimana fa, sono quasi inesistenti. La gente si limita a comprare il prodotto, paga e se ne va senza scambiare una parola con nessuno. «Questa è la situazione che ognuno di noi sta vivendo – dice una signora da dietro il banco di frutta e verdura – abbiamo tutti paura, ma dobbiamo andare avanti. Altrimenti non si vive. In queste condizioni riusciamo ad incassare giusto il tanto che spendiamo per mangiare. Per pagare il resto, ci sarà tempo». Tutti attendono l’arrivo di qualche buona notizia dal Comune. La sospensione delle cartelle da pagare che consenta loro di superare le difficoltà del momento. Alcuni titolari di box hanno già chiuso, altri non escludono di farlo a breve. Riprendersi, ne sono consapevoli, non sarà facile. Adesso l’unico pensiero è andare avanti, e per poterlo fare invitano ad acquistare i prodotti locali.(pi.maro)

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