La Nuova Sardegna

Oristano

Bilancio in aula, crescono le perplessità

di Davide Pinna

Lutzu e Franceschi si preparano al Consiglio, l’opposizione tira il freno

25 marzo 2020
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ORISTANO. L’obiettivo, condiviso tra il presidente del consiglio comunale Antonio Franceschi e il sindaco Lutzu, è quello di essere pronti in caso di emergenza. L’assemblea cittadina in questo momento non ha ancora a disposizione strumenti che consentano di svolgere le riunioni in remoto, ma è in preparazione un decreto in cui si chiederà ai rappresentanti civici di installare sui propri dispositivi informatici un programma in grado di consentire la partecipazione al Consiglio in videoconferenza e nel rispetto delle formalità e delle garanzie previste dal regolamento.

Lo spiega Antonio Franceschi (Udc): «Siamo in emergenza, se ci fosse la necessità di convocare un Consiglio urgente non possiamo farci trovare impreparati». Ma di che natura potrebbero essere queste necessità? «Non voglio pensare al peggio – afferma Franceschi –, ma se l’emergenza sanitaria dovesse peggiorare potrebbe essere necessario un intervento dell’assemblea».

La decisione arriva dopo che, per lunedì mattina, era stata convocata una riunione dei capigruppo contestata da alcuni esponenti della minoranza per l’inopportunità di svolgere, in questo momento, riunioni fisiche, anche considerando i ripetuti inviti e l’ultima ordinanza sindacale che obbliga i cittadini a stare a casa. L’altro nodo politico è quello del bilancio: «Al momento la riunione non è stata programmata – spiega Franceschi –, credo che per il Bilancio possiamo aspettare ancora venti giorni. Non possiamo andare oltre, potrebbe essere necessario spostare risorse per far fronte all’emergenza e senza Bilancio non si può fare».

Proprio su questo punto si concentrano alcune perplessità della minoranza. I consiglieri di centro sinistra, l’indipendente Federico e il Pd Sanna, avevano chiarito: «Samo pronti a ogni forma di collaborazione, ma stiamo entrando in una fase decisiva per l’epidemia in Sardegna. Rischiamo di prendere decisioni che verrebbero superate dai fatti in poco tempo». L’indipendentista Riccio (ProgReS) non si era distanziato molto: «Mi chiedo se abbia senso approvare ora il bilancio. Al termine dell’emergenza ci saranno priorità ben diverse da quelle previste ora».

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