La Nuova Sardegna

Oristano

Ragazzi senza computer, parte la petizione

Ragazzi senza computer, parte la petizione

Una studentessa dello scientifico sollecita l’utilizzo del bonus cultura. In pochi giorni firmano in tanti

26 marzo 2020
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ORISTANO. Gli studenti oristanesi non sono stati colti impreparati e c’è chi, nell’emergenza, tira fuori oltre alle idee il senso civico e fa una proposta che vorrebbe facilitare per i giovani l’accesso alla didattica a distanza. È il caso di Beatrice Frongia, studentessa di Milis che frequenta l’ultimo anno del liceo scientifico Mariano IV. Non si è persa d’animo di fronte allo smarrimento generale di questi giorni e ha immediatamente lanciato sulla piattaforma change.org una petizione online per consentire l’acquisto di computer e tablet con il bonus cultura di cui dispongono gli studenti. La petizione ha superato di slancio le 1.000 firme e si sta diffondendo in tutta Italia.

Dall’inizio di marzo, come tutti i suoi compagni, Beatrice Frongia sta lavorando con lezioni in videoconferenza e tanti compiti e in più si trova ad affrontare l’ansia per un esame di maturità che mai era stato prima d’ora ammantato di tanta incertezza. Ma si è anche resa conto che la didattica a distanza, non funziona allo stesso modo per tutti: «In molte famiglie c’è un solo computer – spiega la studentessa –, che però magari va diviso tra più figli o addirittura serve ai genitori che stanno lavorando a distanza. Il cellulare è un ripiego insufficiente, perché lo schermo è troppo piccolo».

La soluzione c’è: «Tutti i ragazzi diciottenni hanno a disposizione il bonus cultura da 500 euro, solo che non è utilizzabile per acquistare computer e tablet. Con la teledidattica che potrebbe prolungarsi per mesi, sarebbe utilissimo invece consentire questa spesa ai ragazzi. In tanti vorrebbero seguire le lezioni, ma le difficoltà spesso sono oggettive». La critica più ovvia, Beatrice Fromgia se la aspetta già: in questo momento di emergenza non si possono spendere soldi per questo, bisogna destinarli alla sanità. «Non è un problema. Quei soldi sono già stanziati e sono già nelle carte dei diciottenni, si tratterebbe solo di consentirne l’utilizzo per l’acquisto di dispositivi informatici».

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