La Nuova Sardegna

Oristano

Donati alla Caritas panini confezionati

Donati alla Caritas panini confezionati

Il regalo di una ditta locale che non avrebbe più potuto venderli ai bar

28 marzo 2020
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TERRALBA. I bar sono chiusi, così un'azienda specializzata nella preparazione di panini confezionati, ha donato la merce invenduta alla Caritas della diocesi di Ales-Terralba. È solo uno dei gesti di solidarietà da parte di commercianti e di altre aziende del Terralbese che qualche giorno fa hanno collaborato con i volontari dell’associazione impegnati nella distribuzione di beni di prima necessità alle persone in difficoltà.

Con il coordinamento del Centro di ascolto “Buon Samaritano” per due giorni di fila una robusta macchina della solidarietà ha consegnato alimenti alle famiglie bisognose e ha fatto visita al campo rom di San Nicolò Arcidano. I responsabili della Caritas assegnano tutto il merito dell’iniziativa allo schieramento di persone che si sono messe a disposizione seppure in questi tempi di strette limitazioni. «Dobbiamo ringraziare i volontari che nella sede preparano i pacchi, le parrocchie di Terralba, in particolar modo don Mattia Porcu, amministratore di san Pietro, che stanno consegnando a domicilio i beni di prima necessità, la Croce verde Volontari per il soccorso nel Terralbese, che ha messo a disposizione il furgone garantendo il trasporto dei viveri. Da ammirare anche la sensibilità dei commercianti, come nel caso dell’azienda “4 Morsi” che ha donato una fornitura importante di panini confezionati che non hanno potuto mettere in vendita nel bar in seguito alla chiusura imposta dal decreto del Governo», spiega il coordinamento dei volontari che conclude con un ulteriore ringraziamento «ai ragazzi e ai bambini del campo rom che ci hanno accolto con il sorriso».

Intanto anche la Caritas diocesana di Oristano, in questi giorni, è impegnata ad assicurare assistenza ai bisognosi e a sua volta è stata destinataria di un bel gesto di solidarietà da parte della comunità cinese che ha donato quattromila mascherine chirurgiche, già in parte ridistribuite alle forze dell’ordine, al Comune e al comitato della Croce rossa. (m.c.)

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