La Nuova Sardegna

Oristano

covid-19 

Sì alle analisi al San Martino e altri tre positivi a Nurachi

di Piero Marongiu

ORISTANO. Dalla prossima settimana il laboratorio di analisi dell’ospedale San Martino, diretto da Roberto Irde, potrà eseguire la diagnostica per il Covid-19. L’autorizzazione per effettuare le...

01 aprile 2020
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ORISTANO. Dalla prossima settimana il laboratorio di analisi dell’ospedale San Martino, diretto da Roberto Irde, potrà eseguire la diagnostica per il Covid-19. L’autorizzazione per effettuare le analisi sui tamponi dei pazienti sospetti è stata rilasciata dalla direzione generale dell’assessorato regionale della Sanità. L’attività della struttura oristanese sarà svolta in coordinamento con il laboratorio dell’azienda ospedaliera universitaria di Cagliari, centro di riferimento regionale per l’area del Sud Sardegna. Il laboratorio Covid-19 del San Martino opererà 7 giorni su 7 e sarà uno dei sei regionali, tre per il nord Sardegna e altrettanti per il sud, che si aggiungeranno ai due centri di riferimento delle Aziende Ospedaliere Universitarie di Cagliari e Sassari, consentendo così lo svolgimento più celere del lavoro e ottenendo gli esiti dei tamponi in tempi più rapidi.

Intanto a Nurachi, i casi di positività nelle ultime ore sono saliti a quattro. A ufficializzare la notizia è ancora una volta il sindaco Renzo Ponti, che, seguendo la via della trasparenza istituzionale, ha pubblicato una nota sulla paginasocial del Comune. «Si tratta di contagio avvenuto all’interno dello stesso nucleo familiare e sono persone che già da diverso tempo non hanno avuto rapporti esterni con altri soggetti – spiega il primo cittadino –. Dei dieci tamponi effettuati nei giorni scorsi dall’Ats, i loro sono risultati positivi. Sono invece negativi quelli effettuati alle persone appartenenti ad altri gruppi familiari».

Le persone positive risultano in buone condizioni di salute, sono in quarantena obbligatoria nel proprio domicilio e sono seguite dai medici a distanza. «Questa è una malattia che colpisce vigliaccamente – aggiunge Ponti –, perciò l’appello accorato, che rivolgiamo ai nostri concittadini, è quello di continuare a restare a casa».

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