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La spesa diventa SOSpesa per aiutare le famiglie in difficoltà

SOLARUSSA. Sono in arrivo gli interventi di solidarietà alimentare da parte del governo, ma intanto, mentre i Comuni si organizzano sulle modalità di distribuzione dei buoni spesa alla popolazione,...

05 aprile 2020
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SOLARUSSA. Sono in arrivo gli interventi di solidarietà alimentare da parte del governo, ma intanto, mentre i Comuni si organizzano sulle modalità di distribuzione dei buoni spesa alla popolazione, non si ferma il volontariato. È il caso di Solarussa, dove il sindaco Mario Tendas, insieme alla Pro Loco e alla parrocchia guidata da don Fabio Ladu, propone la cosiddetta Spesa SOSpesa. Un po’ come l’ormai noto caffè sospeso napoletano, dove chi può paga due caffè al bar, uno per sé e l’altro per chi non può permettersi la colazione e lo gusterà successivamente.

La modalità è pressoché la stessa, ma in questo caso non si parla solo di caffè, piuttosto di qualsiasi tipo di genere alimentare di prima necessità. «Chiunque potrà contribuire, dai privati alle associazioni – dichiara Mario Tendas –. Basterà acquistare un pacco di pasta in più o uno di zucchero o di latte, secondo le proprie possibilità. Le donazioni verranno sistemate in una cesta predisposta dal Comune».

È fondamentale che gli acquisti riguardino prodotti non deperibili e a lunga scadenza. La distribuzione sarà poi affidata ai volontari della Caritas e della Pro Loco che sostengono l’iniziativa. «I prodotti verranno consegnati alle persone che in questo momento si trovano in forte difficoltà, seguendo le indicazioni del servizio socio assistenziale del Comune e della Caritas» specifica il primo cittadino.

D’accordo con l’idea, i commercianti hanno accolto di buon grado l’iniziativa superando le aspettative. Se è vero che solidarietà chiama solidarietà, anche macellerie e panifici hanno deciso di mettersi a disposizione. Così come qualche agricoltore che donerà i carciofi non venduti. «Abbiamo messo in piedi l’idea in sole tre ore e il servizio è attivo dai giorni scorsi – continua Mario Tendas –. Sono consapevole che non sia la soluzione al problema dei meno abbienti, ma si tratta di un primo aiuto concreto».

Il servizio vuole anche essere di sostegno psicologico verso chi ha difficoltà ad affrontare l’emergenza, perché non si senta solo ma parte di una comunità che lotta insieme.

Valentina Atzeni

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