Raccolta fondi per aiutare l’ospedale
Ghilarza, il comitato si mobilita. Azienda di Zeddiani dona presidi di sicurezza
05 aprile 2020
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GHILARZA. Il Comitato Delogu Bene Comune lancia una raccolta fondi per sostenere l’ospedale. L’iniziativa coinvolge anche le Unioni del Guilcier e del Barigadu e l’associazione Nino Carrus, concordi nell’intraprendere qualunque iniziativa che possa servire per dotare la struttura e il personale di ausili e di strumentazioni indispensabili nell’ipotetica gestione di un reparto dedicato all’emergenza Covid. La prevenzione è l’unico strumento in grado di evitare il dramma che ha investito altri ospedali dell’isola e diverse strutture socio-assistenziali, motivo per cui il coordinamento continua a insistere sulla necessità di dare garanzie al territorio.
Lungi dall’opporsi all’idea di coinvolgere il presidio ospedaliero nella lotta in prima linea all’epidemia, gli attivisti reclamano semplicemente organizzazione e tutele ai massimi livelli. «Nessuno può chiedere di tollerare, e tanto meno di accettare, un qualsiasi utilizzo della struttura a prescindere dalle garanzie di dovuta e generale tutela degli operatori, dei pazienti e di tutti gli abitanti del territorio di riferimento. Non si chieda di fare la guerra senza protezioni e senza armi contro il nemico di oggi», avvertono Raffaele Manca, Livio Deligia e Immacolata Boeddu.
I rappresentanti dei cittadini rilevano l’attuale inadeguatezza dell’ospedale al trattamento dell’infezione e sollecitano a Regione e Ats indicazioni precise sulla funzione a cui è destinato. «È sicuramente adattabile, ma certamente non predisposto alle esigenze del presente» sostengono constatando: «Nonostante una ricognizione dell’apparato tecnico sul suo stato e sugli interventi indispensabili nella particolare contingenza, ad oggi non è stato mosso un dito».
La richiesta è perentoria: le procedure relative a logistica, dotazioni e sicurezza del personale devono essere attivate in anticipo rispetto al ricovero del primo paziente che necessiti di quelle cure intensive e sub intensive che oggi il Delogu non sarebbe in grado di fornire.
Il richiamo dei piccoli ospedali si fa sentire e le piccole imprese rispondono. La Ferramenta Sardo Piemontese di Zeddiani ha donato 130 maschere facciali destinandole proprio al personale sanitario del Delogu. La fornitura è stata consegnata mercoledì e distribuita ai dipendenti. Il primario di Medicina interna, Antonello Cossu, ha ringraziato Giorgio Gastaldi, il responsabile commerciale dell'azienda. (mac)
Lungi dall’opporsi all’idea di coinvolgere il presidio ospedaliero nella lotta in prima linea all’epidemia, gli attivisti reclamano semplicemente organizzazione e tutele ai massimi livelli. «Nessuno può chiedere di tollerare, e tanto meno di accettare, un qualsiasi utilizzo della struttura a prescindere dalle garanzie di dovuta e generale tutela degli operatori, dei pazienti e di tutti gli abitanti del territorio di riferimento. Non si chieda di fare la guerra senza protezioni e senza armi contro il nemico di oggi», avvertono Raffaele Manca, Livio Deligia e Immacolata Boeddu.
I rappresentanti dei cittadini rilevano l’attuale inadeguatezza dell’ospedale al trattamento dell’infezione e sollecitano a Regione e Ats indicazioni precise sulla funzione a cui è destinato. «È sicuramente adattabile, ma certamente non predisposto alle esigenze del presente» sostengono constatando: «Nonostante una ricognizione dell’apparato tecnico sul suo stato e sugli interventi indispensabili nella particolare contingenza, ad oggi non è stato mosso un dito».
La richiesta è perentoria: le procedure relative a logistica, dotazioni e sicurezza del personale devono essere attivate in anticipo rispetto al ricovero del primo paziente che necessiti di quelle cure intensive e sub intensive che oggi il Delogu non sarebbe in grado di fornire.
Il richiamo dei piccoli ospedali si fa sentire e le piccole imprese rispondono. La Ferramenta Sardo Piemontese di Zeddiani ha donato 130 maschere facciali destinandole proprio al personale sanitario del Delogu. La fornitura è stata consegnata mercoledì e distribuita ai dipendenti. Il primario di Medicina interna, Antonello Cossu, ha ringraziato Giorgio Gastaldi, il responsabile commerciale dell'azienda. (mac)