sedilo
«Sospendete tasse e imposte locali»
I titolari delle attività del Centro commerciale lanciano un appello
10 aprile 2020
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SEDILO. Il centro commerciale naturale invoca un intervento del Comune a sostegno di imprese, lavoratori autonomi e liberi professionisti in difficoltà a causa dei danni collaterali della crisi sanitaria.
Un salvagente che abbia effetti immediati come le agevolazioni fiscali proposte dalla stessa associazione. In una lettera al sindaco gli operatori sollecitano uno sgravio sui tributi locali, il rinvio e la dilazione dei versamenti a favore delle categorie penalizzate dal blocco nazionale.
«L'emergenza ha determinato la crisi economica e comportato una mancanza di liquidità; chiediamo la rimodulazione e la sospensione del pagamento della tassa sui rifiuti rapportate ai mesi di chiusura», è la proposta avanzata dalla rete commerciale, che chiede al Comune di esentare i contribuenti costretti alla serrata e di dimezzare il tributo a chi invece ha dovuto ridurre l'attività.
Il direttivo dell'associazione invoca inoltre un'agevolazione per l'imposta sugli immobili, ovvero «la sospensione, nel periodo di emergenza, dei pagamenti dell'Imu e la successiva rateizzazione mensile, senza sanzioni né interessi, nonché la sospensione della rata in scadenza a giugno con possibilità di versamento senza sanzioni e interessi entro il 2021 e prevedendo rateizzazioni mensili dopo la fine della crisi».
Delle 39 attività inserite nella rete 14 sono chiuse e cinque hanno subito forti limitazioni, ma le imprese locali penalizzate sono molte di più e il centro commerciale si è fatto portavoce di tutto il sistema.
«È già difficile sostenere la pressione fiscale, ma in questo contesto le difficoltà si sono acuite e c'è bisogno di misure che consentano almeno di far fronte ai costi di gestione», rileva Gonario Mameli, esponente del direttivo.
Maria Antonietta Cossu
Un salvagente che abbia effetti immediati come le agevolazioni fiscali proposte dalla stessa associazione. In una lettera al sindaco gli operatori sollecitano uno sgravio sui tributi locali, il rinvio e la dilazione dei versamenti a favore delle categorie penalizzate dal blocco nazionale.
«L'emergenza ha determinato la crisi economica e comportato una mancanza di liquidità; chiediamo la rimodulazione e la sospensione del pagamento della tassa sui rifiuti rapportate ai mesi di chiusura», è la proposta avanzata dalla rete commerciale, che chiede al Comune di esentare i contribuenti costretti alla serrata e di dimezzare il tributo a chi invece ha dovuto ridurre l'attività.
Il direttivo dell'associazione invoca inoltre un'agevolazione per l'imposta sugli immobili, ovvero «la sospensione, nel periodo di emergenza, dei pagamenti dell'Imu e la successiva rateizzazione mensile, senza sanzioni né interessi, nonché la sospensione della rata in scadenza a giugno con possibilità di versamento senza sanzioni e interessi entro il 2021 e prevedendo rateizzazioni mensili dopo la fine della crisi».
Delle 39 attività inserite nella rete 14 sono chiuse e cinque hanno subito forti limitazioni, ma le imprese locali penalizzate sono molte di più e il centro commerciale si è fatto portavoce di tutto il sistema.
«È già difficile sostenere la pressione fiscale, ma in questo contesto le difficoltà si sono acuite e c'è bisogno di misure che consentano almeno di far fronte ai costi di gestione», rileva Gonario Mameli, esponente del direttivo.
Maria Antonietta Cossu
