La Nuova Sardegna

Oristano

cabras 

Poste tra orario ridotto e proteste

La consigliera Lochi critica e chiede l’intervento del sindaco

14 aprile 2020
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CABRAS. I problemi sanitari e le restrizioni alla circolazione delle persone stanno aggiungendo ulteriore disagio alla vita dei cittadini. A farne le spese, come spesso accade, sono le categorie più fragili, quelle che in questo momento dovrebbero essere più tutelate. Ad aggravare la già difficile situazione è il ridimensionamento degli orari di apertura al pubblico dell’ufficio postale. A raccogliere le lamentele degli utenti, esasperati per essere costretti a fare la fila, che spesso significa decine di minuti di attesa prima di raggiungere lo sportello, è la consigliera di maggioranza (in conto Pd) Alessandra Lochi, che chiede l’intervento del sindaco Andrea Abis per rimettere a posto le cose.

La consigliera invita il sindaco a farsi portavoce presso la direzione della filiale di Poste Italiane e chiede la rimodulazione dell’orario affinché si ponga fine ai disagi dei cittadini, e in maniera più accentuata sulle persone, soprattutto anziane, che non possono avvalersi del servizio on line.

«Pur nel rispetto della salute di operatori e utenti – spiega Alessandra Lochi –, si ritiene che l’emergenza sanitaria in atto non possa giustificare il ridimensionamento del servizio postale, che va a esclusivo discapito della cittadinanza».

La scelta di aver usato il sistema dei social network per esporre il proprio pensiero, adottata da alcuni esponenti della maggioranza per parlare con il sindaco, sta però generando qualche perplessità nell’opposizione, che si chiede cosa stia succedendo tra il sindaco e il gruppo che lo sostiene. (pi.maro.)

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