La Nuova Sardegna

Oristano

Ciliegi in fioritura, raccolta e sagra a rischio

di Piero Marongiu
Ciliegi in fioritura, raccolta e sagra a rischio

A Bonarcado i terreni di sos Molinos regalano uno scenario mozzafiato Nonostante le restrizioni il Comune sta studiando soluzioni alternative

17 aprile 2020
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BONARCADO. Lo spettacolo della fioritura dei ciliegi lascia senza fiato. A Sos Molinos, nel ciliegeto comunale, un migliaio di piante in produzione, il silenzio è rotto soltanto dal frusciare di una brezza leggera e carezzevole, capace di far dimenticare l’emergenza sanitaria causata dal coronavirus, e dalle api impegnate a fare il loro lavoro di impollinazione. Le ciliegie saranno pronte a metà maggio ma nno si sa se potranno essere raccolte. La lunga distesa di fiori bianchi fa ben sperare per la produzione dell’ottima ciliegia bonarcadese. Franco Pinna, sindaco del paese, guarda le piante, in piena vegetazione. «Se il tempo tiene, sarà una buona annata».

Nella collina che da Sos Molinos si arrampica fino a Pabarile sono stati impiantati decine di ciliegeti. Migliaia di cultivar di diverse varietà che iniziano la maturazione nella prima metà di maggio e proseguono fino a tutto giugno. Centinaia di quintali di ottimo prodotto da mettere sul mercato e una buona ricaduta economica per il paese. Il frutto del ciliegeto Comunale invece è destinato alla popolazione. Ogni nucleo familiare ne può raccogliere il quantitativo necessario per le proprie esigenze. Ma se le restrizioni imposte dall’emergenza Covid-19 non si dovessero allentare, il rischio è che il frutto rimanga sulle piante. «Per evitare che questo accada stiamo valutando soluzioni alternative – spiega Pinna – come far entrare poche persone per volta per un tempo limitato. In ogni caso non saranno consentiti assembramenti. Qualche anno fa l’amministrazione Comunale ha creato il marchio di qualità della ciliegia di Bonarcado – prosegue – un primo passo che è servito a distinguere il prodotto locale dagli altri». Il futuro della ciliegia però non può fermarsi alla sola vendita nei mercati isolani, o in proprio. «Stiamo lavorando per la creazione di un consorzio di produttori che utilizzi il nostro marchio. A questo scopo lavoriamo per recuperare una struttura da destinare alle attività produttive, al suo interno è prevista anche la realizzazione di una linea per la trasformazione e vendita delle ciliegie”. Un progetto ambizioso, fortemente voluto dall’amministrazione e dagli stessi produttori, che però necessita di finanziamenti. «Dopo aver bonificato il tetto della struttura dall’amianto, il passo successivo sarà proprio quello di trovare una linea di finanziamento che consenta il completamento del progetto». Ma se la fioritura lascia ben sperare per la produzione di quest’anno, a suscitare incertezza e apprensione è la situazione creatasi a causa del virus, che rischia di far saltare la Sagra “de sa Cariasa Bonarcadesa”, la Sagra della ciliegia bonarcadese. Sergio Mallai, presidente dell’associazione Coro di Bonarcado, il sodalizio che il due giugno organizza la sagra, è prudente. Non mi sento di affermare con certezza né la cancellazione né la realizzazione della sagra».

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