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Bilancio, i sardisti contrari alle riunioni in videoconferenza

ORISTANO. Dopo un tira e molla durato due settimane, la maggioranza dà avvio alle procedure per la discussione del bilancio. Il primo risultato è la rottura definitiva della rottura con il Partito...

21 aprile 2020
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ORISTANO. Dopo un tira e molla durato due settimane, la maggioranza dà avvio alle procedure per la discussione del bilancio. Il primo risultato è la rottura definitiva della rottura con il Partito Sardo d'Azione, che si colloca fuori dallo spettro dei partiti che sostengono Lutzu, annunciando il suo no ad una discussione telematica del documento finanziario. La svolta arriva nella tarda mattinata di ieri, quando viene ufficializzata dal presidente del Consiglio comunale Antonio Franceschi la convocazione, in formato digitale, della conferenza dei capigruppo per domani. A questo punto la prima data utile per la convocazione del Consiglio, sempre in videoconferenza, è quella di venerdì. Dai banchi della minoranza si sollevano le critiche. Attacca durante il capogruppo del Partito Sardo d'Azione, Danilo Atzeni: «Avevamo chiesto ufficialmente la convocazione fisica della conferenza dei capigruppo. Non solo non abbiamo ricevuto risposta, ma scopriamo che è stata indetta la riunione in videoconferenza: noi non parteciperemo, dato che dalla maggioranza non è stata mostrata alcuna forma di disponibilità». Il ragionamento dei sardisti è che le condizioni per svolgere la riunione in sicurezza ci siano tutte: «La conferenza dei capigruppo è composta da circa dieci persone, mi sembra evidente che ci si possa riunire nel rispetto di tutte le cautele in un'aula da 40 posti come quella consiliare». Sulla stessa linea anche il centrosinistra, con il capogruppo del PD Efisio Sanna che parla di ipocrisia politica: «Un mese fa, all'inizio di questa emergenza, la maggioranza ha voluto a tutti i costi riunire fisicamente la capigruppo. Ora, mentre ci avviciniamo all'inizio della Fase 2, hanno deciso che bisogna fare tutto in videoconferenza. Noi dobbiamo dare il buon esempio ed è possibile riprendere le attività in presenza nel totale rispetto delle cautele. Se si ritiene che l'aula degli Evangelisti non sia adatta, possiamo riunirci all'Hospitalis Sancti Antoni e tenere una distanza interpersonale ancora più larga». All’interno della maggioranza ha già espresso la sua contrarietà alle sedute via web l'indipendente Mauro Licandro.

Davide Pinna

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