La Nuova Sardegna

Oristano

Test sierologici, finalmente si parte

di Michela Cuccu
Test sierologici, finalmente si parte

Non venivano effettuati per mancanza di autorizzazioni. Ieri i primi cinquanta

25 aprile 2020
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ORISTANO. Qualcosa dev’essere smosso le acque, altrimenti non si spiega la rapidità con la quale, dopo la denuncia del sindacato Uil, si è sbloccata la vicenda dei test sierologici donati all’Assl da un privato, ma fino a mercoledì rimasti inutilizzati perché la Regione non aveva ancora rilasciato l’autorizzazione per il loro utilizzo al Laboratorio analisi del san Martino. «Stamattina (ieri per chi legge, ndr) sono stati effettuati cinquanta test, tutti sui dipendenti, risultati negativi».

È ancora Michele Zucca, segretario proviciale di Uil fpl a dare notizia della positiva soluzione di una vicenda a dir poco paradossale. Tutto risolto quindi? «Non esattamente – dice Zucca –. Si sarebbe potuto eseguire un numero maggiore di test se soltanto in ospedale ci fosse stato personale medico a sufficienza. È il solito problema che limita qualsiasi buona iniziativa assunta dall’azienda: manca il personale. Non è una novità e purtroppo, l’emergenza sta evidenziando tutte le carenze».

La Uil aveva denunciato come, nonostante l’ospedale avesse ricevuto dalla Banca di Arborea 400 kit per i test sierologici, questi non venissero utilizzati perché il Laboratorio analisi aveva ottenuto unicamente l’autorizzazione per i tamponi, che da qualche giorno vengono analizzati direttamente a Oristano senza dover essere più inviati a Cagliari, accelerando così i tempi per conoscere i risultati.

Michele Zucca aveva sollecitato l’utilizzo dei test sierologici: «Usiamoli per il personale sanitario che solo nelle emergenze viene testato attraverso i tamponi. In questo modo, si avrebbero maggiori garanzie non solo per i dipendenti, ma anche per gli utenti che vengono a contatto con loro».

Posizione condivisa anche dalla Cgil e dalla Cisl, «certo, la protezione sanitaria del personale è una garanzia di tutela anche per i pazienti», dicono il segretario della Cgil, Andrea Sanna e della Cisl sanità, Salvatore Seoni. Giorgio Vargiu, segretario dell’Adiconsum, aggiunge: «I test sono un diritto, per tutti, a maggior ragione in questa pandemia».

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