La Nuova Sardegna

Oristano

Traffico a Oristano, scommessa su due ruote

di Davide Pinna
Traffico a Oristano, scommessa su due ruote

Prende corpo il progetto delle piste ciclabili che collegano varie zone della città, Torregrande e Silì

25 aprile 2020
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ORISTANO. L’Italia non è l'Olanda e Oristano non è Amsterdam. Il riferimento non è alle posizioni contrapposte che i due Paesi portano avanti nell’arena europea, ma al modo di rapportarsi alla mobilità ciclistica che però, giocoforza, pare dovrà cambiare anche in luoghi sinora restii a inserire nella loro programmazione corsie preferenziali per il trasporto su due ruote. Se nel paese dei tulipani è possibile muoversi in bicicletta pressoché ovunque, in posti come la Sardegna – e colline e montagne fanno la loro parte – questa opportunità al momento non esiste. Però da qualche tempo esiste un progetto per una rete di piste ciclabili che colleghi tutta l’isola, che per superficie è la metà dei Paesi Bassi, e anche Oristano si muove in questa direzione.

L’investimento previsto per la nuova ciclabile cittadina, figlia del piano urbano della mobilità della giunta Tendas, è considerevole soprattutto se rapportata al passato: quasi 500mila euro, equamente divisi tra un finanziamento del ministero delle Infrastrutture e risorse proprie del Comune. L’idea è quella di una pista che tagli la città in senso longitudinale, da est a ovest: da via Vandalino Casu a viale Repubblica. Ai due capi, la pista si innesterà sulle ciclabili che portano a Silì e a Torregrande. Uno snodo centrale in una rete di medio livello, che riguarda i 17 comuni dell’area vasta oristanese, e in quella generale che riguarderà tutta l’isola. Sarà, inoltre, la porta d’accesso alla rete del Sinis, dove l'asse principale – dal punto di vista turistico – è quello del percorso Phoinix, che però al momento è teoricamente vietato al transito delle biciclette.

Ora i primi passi sono stati compiuti, con la delibera della giunta che approva il progetto di fattibilità che segue la nomina del responsabile unico del procedimento. La pista parte dall’intersezione tra via Umbria e Via Casu, all’altezza del Foro Boario, poi attraverso via Cilento si immette in via Sardegna e da qui si dirige verso via Tirso, passando per via Lazio, piazza Italia e via Lombardia. Si risale poi via Tirso verso la Torre, e la pista svolta in via Sebastiano Satta per entrare in via Cagliari all’altezza del cinema e proseguire verso Sud, svoltando infine a destra in via Tharros e da qui immettendosi sulla ciclabile di viale Republica. La pista si collocherà su un solo lato della carreggiata attuale, e sarà aperta al traffico ciclistico in entrambe le direzioni.

A protezione, si prevede la realizzazione di uno spartitraffico insormontabile. Numerosi parcheggi spariranno, per far spazio alla pista. Ma d’altra parte l’obiettivo è proprio ridurre il traffico automobilistico. In fondo anche a Oristano, come in Olanda, i rilievi altimetrici sono parecchio risicati.

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