Arrivano i soldi per completare la 292
di Piero Marongiu
Finanziati con oltre 8 milioni i lavori per il tratto tra Cuglieri e Sennariolo
03 maggio 2020
2 MINUTI DI LETTURA
CUGLIERI. Con il piano di rimodulazione dei fondi a disposizione per le infrastrutture, una quarantina di milioni da impiegare per la riapertura dei cantieri e completare le decine di incompiute presenti nell’isola, sono state individuate le risorse per terminare i lavori sulla circonvallazione di bordo valle sulla strada statale 292, nel tratto tra Cuglieri e Sennariolo. Al Montiferru sono stati destinati 8 milioni e 400mila euro per effettuare le opere mancanti e finalmente concludere i lavori iniziati oltre dieci anni fa.
La circonvallazione era stata progettata dall’allora sindaco Battista Foddis, che la riteneva indispensabile per abbreviare i tempi di percorrenza per Bosa. Poi subì diversi rallentamenti e fermi, imposti dai ricorsi al Tar inoltrati dallo stesso Comune durante l’amministrazione Loche e da alcuni proprietari dei terreni espropriati per far passare la strada.
Lo scorso anno il riaccertamento delle somme residue sul capitolo di spesa, effettuato dal settore amministrativo della Provincia, aveva consentito di recuperare circa un milione. Cifra impiegata per la messa in sicurezza degli attraversamenti stradali e per la realizzazione delle opere complementari, ma l’emergenza sanitaria ha costretto l’impresa a bloccare i lavori.
L’ultimazione di circa sei chilometri consentirà di transitare in una strada meno tortuosa rispetto all’attuale tracciato. Il sindaco Gianni Panichi ha più volte evidenziato la necessità di portare a compimento i lavori. «Anche se in fase di progettazione si poteva pensare a un tipo di strada diversa – ha detto in più di un’occasione – ora quell’opera è assolutamente da completare nel più breve tempo possibile. Questo per porre fine ai continui disagi che devono sostenere i frontisti dopo che la strada ha tagliato in due i loro terreni». Adesso la palla passa alla Provincia, che dovrà predisporre gli atti per far ripartire, e terminare, i lavori.
La circonvallazione era stata progettata dall’allora sindaco Battista Foddis, che la riteneva indispensabile per abbreviare i tempi di percorrenza per Bosa. Poi subì diversi rallentamenti e fermi, imposti dai ricorsi al Tar inoltrati dallo stesso Comune durante l’amministrazione Loche e da alcuni proprietari dei terreni espropriati per far passare la strada.
Lo scorso anno il riaccertamento delle somme residue sul capitolo di spesa, effettuato dal settore amministrativo della Provincia, aveva consentito di recuperare circa un milione. Cifra impiegata per la messa in sicurezza degli attraversamenti stradali e per la realizzazione delle opere complementari, ma l’emergenza sanitaria ha costretto l’impresa a bloccare i lavori.
L’ultimazione di circa sei chilometri consentirà di transitare in una strada meno tortuosa rispetto all’attuale tracciato. Il sindaco Gianni Panichi ha più volte evidenziato la necessità di portare a compimento i lavori. «Anche se in fase di progettazione si poteva pensare a un tipo di strada diversa – ha detto in più di un’occasione – ora quell’opera è assolutamente da completare nel più breve tempo possibile. Questo per porre fine ai continui disagi che devono sostenere i frontisti dopo che la strada ha tagliato in due i loro terreni». Adesso la palla passa alla Provincia, che dovrà predisporre gli atti per far ripartire, e terminare, i lavori.
