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Oristano

il voto sul bilancio comunale 

Consiglio in aula o no: scontro con il presidente

Consiglio in aula o no: scontro con il presidente

Il centro sinistra chiede di potersi comunque riunire in municipio. L’Udc difende Franceschi

04 maggio 2020
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ORISTANO. Si avvicina il 5 maggio, data del tanto contestato consiglio comunale in videoconferenza e le polemiche non si placano. Per oggi, buona parte della minoranza attende dal presidente Antonio Franceschi una risposta alla richiesta di poter accedere all’aula consiliare e partecipare da lì alla riunione in videoconferenza. Non i sardisti, che boicotteranno comunque la seduta, né Anna Maria Uras (Coraggio e Libertà) che non ha aderito alla proposta.

Per il momento non ci sono stati riscontri neanche a livello informale, ma non sembra un precedente favorevole il rifiuto opposto da Franceschi ai consiglieri di centro sinistra per la conferenza stampa di sabato mattina. «Se non ci daranno l’aula – spiega Maria Obinu, che ha presentato la richiesta a nome degli altri colleghi – valuteremo cosa fare. Certamente è un nostro diritto avere tutto il supporto tecnico necessario per il collegamento».

Bordate da un lato, sostegno dall’altro per Franceschi che incassa l’appoggio del suo partito, l’Udc. «Suona strano, antipatico e quanto meno stonato che in questo momento cruciale per il Covid-19, alcune formazioni politiche facciano una sterile e gratuita polemica, addirittura paventando la presentazione di una mozione di sfiducia nei suoi confronti» affermano i commissari cittadino e provinciale del partito, Michele Piredda e Valpiero Delugas. «Franceschi ha solamente usato il buon senso e accolto gli inviti alla cautela di medici, esperti, prefetto, protezione civile e governo – continuano i due – perciò facciamo al presidente un grande plauso».

Davide Pinna

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