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«Norme poco chiare», la Fase 2 resta ancora nel cassetto
LACONI. «L’allerta non è finita, si apre un periodo molto delicato». Questo il monito lanciato dall' amministrazione comunale per l’inizio di questa nuova fase di allentamenti delle misure, dove il...
05 maggio 2020
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LACONI. «L’allerta non è finita, si apre un periodo molto delicato». Questo il monito lanciato dall' amministrazione comunale per l’inizio di questa nuova fase di allentamenti delle misure, dove il comportamento tenuto dai cittadini continua ad essere fondamentale.
Una ripartenza con tante incognite, soprattutto per quanto riguarda la ripresa in sicurezza delle attività.
«Alla luce dell’ultima ordinanza del presidente della Regione stiamo lavorando a una soluzione possibile per consentire alle attività economiche di ripartire. Per questo – scrivono in una nota gli amministratori di Giovine Laconi – attendiamo che vengano stabiliti protocolli operativi che rendano le attività sicure, che attualmente, nonostante le richieste continue dai sindaci, non sono mai stati emanati sia a livello nazionale quanto a livello regionale. Attendiamo chiarimenti, prima dell’11 maggio, dalla Regione e Ministero dell’Interno».
Un segnale di ritorno alla normalità, invece, nel vicino centro di Genoni dove da oggi, seppur con ingressi contingentati, riprendono le visite ai defunti in cimitero.
Sempre nel rispetto dell’obbligo di mantenere le distanze tra i presenti e l’utilizzo delle mascherine, per questa fase iniziale di riapertura delle attività il comune di Genoni ha disposto la presenza massima contemporanea nel cimitero di cinque persone. Chi arriva dopo, dunque, dovrà attendere il proprio turno. «Successivamente al 18 maggio – comunica l’amministrazione – si valuteranno soluzioni diverse sulla base dell’andamento dell’epidemia a livello nazionale e regionale».
Ivana Fulghesu
Una ripartenza con tante incognite, soprattutto per quanto riguarda la ripresa in sicurezza delle attività.
«Alla luce dell’ultima ordinanza del presidente della Regione stiamo lavorando a una soluzione possibile per consentire alle attività economiche di ripartire. Per questo – scrivono in una nota gli amministratori di Giovine Laconi – attendiamo che vengano stabiliti protocolli operativi che rendano le attività sicure, che attualmente, nonostante le richieste continue dai sindaci, non sono mai stati emanati sia a livello nazionale quanto a livello regionale. Attendiamo chiarimenti, prima dell’11 maggio, dalla Regione e Ministero dell’Interno».
Un segnale di ritorno alla normalità, invece, nel vicino centro di Genoni dove da oggi, seppur con ingressi contingentati, riprendono le visite ai defunti in cimitero.
Sempre nel rispetto dell’obbligo di mantenere le distanze tra i presenti e l’utilizzo delle mascherine, per questa fase iniziale di riapertura delle attività il comune di Genoni ha disposto la presenza massima contemporanea nel cimitero di cinque persone. Chi arriva dopo, dunque, dovrà attendere il proprio turno. «Successivamente al 18 maggio – comunica l’amministrazione – si valuteranno soluzioni diverse sulla base dell’andamento dell’epidemia a livello nazionale e regionale».
Ivana Fulghesu
