La Nuova Sardegna

Oristano

Discussione ingessata, ma il sì arriva solo alle 2

Discussione ingessata, ma il sì arriva solo alle 2

Il documento licenziato dalla giunta a dicembre approvato tra polemiche e qualche soccorso inatteso

07 maggio 2020
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ORISTANO. Maggioranza e opposizione concordano solo su un fatto: il bilancio approvato alle primissime ore del mattino di ieri è stato abbondantemente superato dagli eventi. L’approvazione, peraltro, arriva in forte ritardo, e se negli ultimi due mesi ci ha pensato il Covid-19 a rallentare i lavori, è innegabile che a gennaio e febbraio sia stato il sofferto rimpasto di giunta, che ha portato all’ingresso di Fdi in maggioranza e all’uscita dei sardisti, a impedirne l’approdo in aula.

Il dato politico è netto, fuori dalla maggioranza si collocano senza più dubbi i tre del PSd’Az e l’ex Riformatore Mauro Licandro, che, contrari allo streaming, hanno preferito non partecipare alla seduta. La maggioranza conta quindi 14 consiglieri, con l’ipotesi che possa arrivare – in eventuali momenti di difficoltà – il sostegno di chi in maggioranza non è. Tra le assenze è stata notata quella di Patrizia Cadau, per motivi personali, mentre la consigliera Anna Maria Uras candidata sindaco per la civica di sinistra Coraggio e libertà ha addirittura fatto il salto (solo per questa volta?) e votato sì.

La presentazione è durata poco. L’assessore Angelo Angioi ha avuto a disposizione solo un quarto d’ora. L’impostazione politica è chiara: «Lo Stato deve lasciarci margine di manovra e ridurre fortemente i vincoli di bilancio degli enti locali. Il livello delle imposte comunali per i prossimi tre anni resta invariato, ma non possiamo nascondere che in caso di recessione valuteremo se mettere mano alla leva tributaria» aggiungerà.

L’orologio scorre veloce, lo stesso Angioi se ne lamenta: «Avrei avuto bisogno di un’ora per presentarlo, ma rispetto la decisione del presidente del Consiglio sui tempi». Dall’opposizione, le critiche sono unanimi. Monica Masia e Andrea Riccio puntano l’attenzione soprattutto sull’amianto: «Avete approvato la nostra mozione, poi è evidente che non avete dato seguito a quell’impegno». Dal centro sinistra, la consigliera Obinu contesta: «Ci sono i soldi per gli eventi estivi, indice di quanto sia superato».

La stessa Anna Maria Uras annuncia il voto favorevole, ma spiega: «Lo faccio solo per l’emergenza, spero che venga modificato al più presto». Il sindaco Lutzu prende parola solo verso le 23, e parte polemico: «Non l’abbiamo approvato prima perché abbiamo accolto le richieste dell’opposizione di attendere l’evoluzione dell’emergenza. Sarà anche superato in molti aspetti, ma non per i servizi sociali e i lavori pubblici, che dovevamo sbloccare. Siamo i primi ad integrarlo con le misure legate all’emergenza sanitaria».

Il voto arriva alle 2 del mattino, nel frattempo c’è la bocciatura di tutti e sei gli emendamenti della minoranza: «Non possiamo permetterci di prevedere ora le possibili spese», la linea di Angioi e Veronica Cabras, presidentessa della commissione. Gli inviti all’unità si susseguono da entrambe le parti, ma alla prima prova concreta saltano le buone intenzioni e le parole lasciano spazio ai fatti. (dav.pi / e.carta)

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