La Nuova Sardegna

Oristano

«Cancellare i canoni per sport e scuolabus»

di Davide Pinna
«Cancellare i canoni per sport e scuolabus»

Cinque consiglieri dell’opposizione chiedono l’annullamento delle tariffe «Niente costi per utilizzare palestre e impianti e per i servizi scolastici»

09 maggio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Il consiglio comunale di martedì si è chiuso con appelli all’unità fra maggioranza e minoranza, per la verità abbastanza dissonanti rispetto poi a quanto registrato dal pallottoliere dei voti. La minoranza ora arricchisce il piatto delle sue offerte e si compatta, presentando due mozioni legate stavolta allo sport e all’educazione. Portano le firme di Efisio Sanna e Maria Obinu del Pd, degli indipendenti Francesco Federico e Monica Masia, e di Andrea Riccio per ProgReS. «Lo sport è uno dei fondamentali pilastri educativi della società – spiegano – e purtroppo le associazioni sportive adempiono totalmente da sole a questa funzione che genera anche dei posti di lavoro, al momento sospesi».

Le proposte puntano a favorire una ripartenza che rischia di essere molto stentata nonostante l’alta funzione sociale che queste società svolgono. «Le associazioni sportive si servono degli impianti comunali dietro il pagamento di un canone. Fanno fronte alle spese attraverso le rette mensili dei propri iscritti e la ripresa prevederà un aumento dei costi, a causa della necessità di sanificare gli impianti dopo ogni turno. Il rischio – concludono i cinque consiglieri – è che le società debbano alzare le rette, cosa impensabile se si vede lo sport come pilastro fondamentale del ritorno alla normalità».

Le proposte puntano dunque a un impegno diretto del Comune per diminuire questi costi: «L’amministrazione deve eseguire in prima persona le sanificazioni degli impianti comunali in concessione, assumendone i costi. Inoltre, il Comune dovrebbe sospendere dal 1° marzo 2020 e per tutto il 2021 il pagamento dei canoni degli impianti». C'è poi una proposta legata alle risorse di Oristano Città Europea dello Sport: «Gli eventuali residui – scrivono i tre – vengano impiegati per sostenere le società sportive in questa fase di emergenza». Difficile, però, stimare quanto sia rimasto: gran parte del contributo regionale da 200mila euro è andato a finanziare il maxi-evento conclusivo, il resto era destinato a rimborsare gli organizzatori degli altri appuntamenti.

La seconda mozione, prima firmataria Monica Masia, riguarda invece il mondo dell'educazione. «Le famiglie in difficoltà economica non devono essere costrette a rinunciare ai servizi educativi, anzi bisogna agevolarle – affermano i cinque consiglieri –, dato che è probabile aspettarsi il perdurare dell’emergenza anche nella seconda metà dell’anno». La proposta è di abbassare per tutto il 2020 le tariffe di asili, ristorazione scolastica, ludoteche, centro giovani e asili nido sino al 70% per chi è in difficoltà e per tutti ci deve essere l'esenzione totale dal pagamento per i mesi di chiusura dei servizi.

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative