La Nuova Sardegna

Oristano

Parcheggi, il Sinis diviso per zone

di Valentina Atzeni
Parcheggi, il Sinis diviso per zone

Cabras, Il Comune e l’Area marina protetta individuano 18 zone per il litorale

09 maggio 2020
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CABRAS. Le temperature estive di queste giornate si rivelano quasi una beffa davanti al divieto di trascorrere qualche ora nelle spiagge, imposto dalla Fase 2. Ma se prima o poi l’accesso ai litorali verrà dato, allora bisognerà essere pronti per una ripartenza regolamentata al meglio. L’amministrazione, con quasi 40 chilometri di spiagge libere, è al lavoro per progettare regimi di distanziamento sociale che possano essere al contempo sostenibili. Difficile, infatti, pensare a tornelli e sbarre per contingentare l’accesso davanti alle acque cristalline di Is Arutas o San Giovanni.

«Il turista sceglie la costa occidentale anche per la sua natura incontaminata – spiega il sindaco Andrea Abis –, chi verrà nel Sinis avrà la possibilità di vivere in modo amplificato il contatto con la natura».

Come lo scorso anno, e a maggior ragione adesso a causa delle necessità di limitare gli accessi, sarà messo al bando il parcheggio libero: si potrà sostare solo nelle aree attrezzate, che garantiranno anche la sicurezza antincendio. L’attenzione dell’amministrazione è incentrata sulla programmazione dei parcheggi. A partire da marzo insieme al direttore dell’Area marina protetta del Sinis, Massimo Marras, sono state fatte delle simulazioni ipotizzando una suddivisione del litorale in diciotto porzioni, ciascuna con associata la propria zona parcheggio.

«Abbiamo ideato e prodotto una simulazione fondata sulle distanze ipotetiche da mantenere in spiaggia – dichiara l’assessore Enrico Giordano –. Questo ci ha consentito di capire quante persone possono sostare nelle diciotto porzioni di spiaggia. Sulla base di questo, abbiamo calcolato quante auto il corrispondente parcheggio possa accogliere come limite massimo. Il fattore determinante è la nostra capacità di recepire il limite di distanza che ci verrà comunicato. Una volta noto il limite, avremo il modello calato nelle spiagge del litorale cabrarese».

Occorrerà pertanto attendere maggiori dettagli da parte della Regione per capire a che distanza dovranno essere posti i vari ombrelloni. Di certo non si potranno ripetere gli scenari tipici delle domeniche d’estate, quando, nonostante i chilometri di spiagge, si potevano sentire con chiarezza le chiacchiere dei vicini. «Ci siamo accorti nelle varie simulazioni – dichiara Massimo Marras – che la spiaggia di Is Aruttas avrà un grande decremento, ma che in media la riduzione sarà del 12%. Ci sono poi delle aree del litorale dove non ci sarà bisogno di ridurre il numero dei parcheggi, perché sono già sottodimensionate». È il caso di San Giovanni di Sinis, ad esempio.

È ancora da capire come comunicare agli aspiranti bagnanti se vi sono ancora dei posti disponibili. Al vaglio la possibilità di poter utilizzare dei sistemi di comunicazione di esaurimento dei parcheggio, anche attraverso l’utilizzo di applicazioni.

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