La Nuova Sardegna

Oristano

Medici di base e Ordine: «Esami per merito nostro»

di Michela Cuccu
Medici di base e Ordine: «Esami per merito nostro»

Replica al vetriolo nei confronti della consigliera regionale leghista Annalisa Mele «Ha confuso la sanità oristanese con quella veronese. Al 118 test dal 7 maggio»

12 maggio 2020
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ORISTANO. «L’onorevole Annalisa Mele deve aver confuso la provincia di Oristano con quella di Verona»: volano stracci nella sanità dell’Oristanese, dove è scontro aperto sul numero di tamponi effettuati sul personale sanitario. I toni sono forti e danno la misura di una tensione elevata. La Fimmg, sindacato dei medici di famiglia, si schiera con il presidente dell’Ordine e contesta le dichiarazioni fatte dalla consigliera regionale della Lega, Annalisa Mele, che aveva difeso l’operato dell’Ats e dell’assessorato alla Sanità, dalle accuse dell’Ordine dei Medici che contestava gravi ritardi nel sottoporre ai test gli operatori più a rischio, medici, infermieri e oss. La stessa direzione della Assl di Oristano domenica faceva sapere che «su 306 casi di operatori sanitari positivi al Covid in Sardegna, solo 4 sono quelli residenti in provincia di Oristano, e solo uno di questi è ospedaliero. Quattro positivi dunque, su 900 tamponi effettuati. Le analisi dei tamponi prelevati ai colleghi degli operatori risultati positivi hanno dato peraltro esito negativo: ciò a conferma del fatto che finora non vi è stato alcun focolaio o contagio all’interno delle strutture sanitarie della provincia e che le procedure di sicurezza e protezione personale stanno funzionando e vengono applicate correttamente».

La consigliera regionale è andata oltre, sferrando un attacco il presidente dell’Ordine: «C’è da chiedersi se stia generando allarmismo senza conoscere i dati o, peggio, se li conosca e si stia lanciando in un attacco contro la Regione per motivi politici o personali». La replica del segretario provinciale della Fimmg, Alessandro Usai è altrettanto dura: «Siamo stupefatti dalle dichiarazioni della onorevole Annalisa Mele, medico del 118», scrive in una nota che assegna un ruolo determinante all’Ordine dei Medici: «l’unico screening in corso nella provincia di Oristano sul personale medico è quello sierologico sponsorizzato dall’Ordine dei Medici di Oristano, gli unici tamponi effettuati su medici sono stati, quelli su medici già trovati positivi allo screening sierologico ed ai colleghi venuti direttamente o indirettamente in contatto con loro, oltre tutti i sanitari venuti a contatto con pazienti infetti come quelli recenti del Santa Maria Bambina e al San Martino, la fornitura di dispositivi di protezione individuale da parte dell’Ats (obbligata dalla legge a provvedere in merito) non sarebbe mai stata sufficiente se non integrata da consistenti forniture da parte dell’Ordine provinciale e la Fimmg, vista l’impossibilità di reperirli sul mercato». Ieri è arrivata anche la replica dell’Ordine: «Con perplessità prendiamo atto della reazione della Consigliera Mele che ritiene, “allarmismo” e non consona al momento, la richiesta di attivazione di una pronta procedura di tamponi a tutto il personale sanitario dei presidi di competenza del territorio e addirittura accusa il presidente dell’Ordine di agire per motivi personali o politici. Essere prudenti e previdenti non significa essere allarmisti, ma consci dei rischi che si corrono, sia sanitari che economici, se non usciamo vittoriosi dalla fase 1, cosa che impone di mettere in atto nella 2 ogni forma di prevenzione e difesa di cui i tamponi agli operatori tutti è una delle priorità più utili e urgenti. Non avendo riscontro sull’esecuzione dei tamponi, le consigliamo di rivolgersi ai nostri colleghi operanti sul ospedale e sul territorio per conoscere la veridicità sui dati da lei sbandierati con tanta sicumera. Anche al 118 i cui operatori sono ad alto rischio, hanno iniziato ad effettuare i primi tamponi il 7 maggio, dopo due mesi circa dall’inizio della pandemia».



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