La Nuova Sardegna

Oristano

Rifiuti, un appalto per la città riciclona

di Davide Pinna
Rifiuti, un appalto per la città riciclona

L’obiettivo di Comune e impresa è arrivare tra sette anni ad avere l’84 per cento della raccolta differenziata

13 maggio 2020
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ORISTANO. C’è un obiettivo numerico ben preciso: raggiungere la soglia dell'84% nella raccolta differenziata. Fra sette anni, più probabilmente nove dato che il contratto prevede una proroga biennale, sarà dunque possibile valutare oggettivamente il nuovo appalto dell'igiene urbana del Comune di Oristano. L'appalto per la raccolta, presentato ieri dal sindaco Lutzu è più costoso del precedente, vale più di 4 milioni all'anno, ma l'amministrazione punta a rientrare della spesa con i risparmi dati dall’aumento della differenziata. «L’84% è il nostro obiettivo politico – spiegano il sindaco Lutzu e l'assessore all'Ambiente Gianfranco Licheri – e dev’esserlo per tutta la cittadinanza».

Obiettivo condiviso anche dalla ditta: «Si tratta di un appalto più lungo rispetto a quelli precedenti, e questo ci permette di investire con maggior sicurezza di un ritorno economico» spiega l'ingegner Luigi Gardu, rappresentante della Formula Ambiente, che ha vinto la gara e che ha gestito anche lo scorso appalto.

Le novità rispetto al precedente bando ci sono, ma ci metteranno del tempo ad entrare a regime, complice anche il rallentamento dell'economia dovuto alla crisi sanitaria come spiega l'assessore Licheri.

«Probabilmente vedremo i primi cambiamenti significativi all'inizio del 2021, con la consegna dei nuovi mastelli che potrebbe partire già nel tardo autunno» afferma Gardu. Oristano si prepara a passare dall'attuale calcolo della tassa sui rifiuti a metro quadro alla cosiddetta tariffazione puntuale: si paga in base a quanta immondezza si produce. Per fare questo verranno distribuiti mastelli dotati di microchip, in grado di collegare i rifiuti all'utente che li ha prodotti. Anche nei condomini, e questa è la novità più significativa, si passerà gradualmente dal conferimento condiviso, che deresponsabilizza il cittadino, a quello per nucleo famigliare. La rivoluzione della tassa sui rifiuti, però, non partirà dal Comune, che si sta preparando nell'attesa che la Regione emani le linee guida. Cambieranno anche le aree di raccolta, con lo scopo di far fare sempre meno chilometri ai mezzi che verranno gradualmente sostituiti da altri più ecologici, e verranno potenziati i servizi di comunicazione diretta tra l'azienda e i cittadini. Un'altra novità è rappresentata dall'Ecobus, che garantirà nel centro storico e a Torregrande, la raccolta quotidiana dei rifiuti delle attività produttive. Rafforzato anche il servizio degli ecocentri mobili e ci sarà l'esordio delle isole ecologiche informatizzate, che forniranno ulteriori opportunità ai cittadini per liberarsi dei rifiuti rispettando la differenziata. Non mancherà, assicurano Lutzu e Licheri, una particolare attenzione al contrasto delle discariche abusive: «Danneggiano l'ambiente a sono un costo per la collettività».

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