La Nuova Sardegna

Oristano

Oristano, rottamava auto abusivamente: scoperto e denunciato

Una pattuglia della polizia stradale (foto Archivio)
Una pattuglia della polizia stradale (foto Archivio)

L'uomo, accusato di traffico illecito di rifiuti, ha continuato in un terreno di Uras l'attività illegale anche dopo il sequestro di una prima discarica a Marrubiu

21 maggio 2020
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ORISTANO. Rottamava abusivamente le auto, e lo ha fatto per molti anni, in barba a tutte le leggi e le prescrizioni ambientali, accumulando una vera e propria discarica non autorizzata. A scoprilo è stata Polizia stradale di Oristano, che dopo un anno di indagini ha inviato un corposo rapporto alla Procura della Repubblica di Cagliari, perchè il reato di cui è accusato l'uomo rientra tra quelli per i quali procede la direzione distrettuale antimafia.

Gli accertamenti sono scattati dopo un primo sopralluogo effettuato a gennaio del 2019 in una area vicino a Marrubiu in cui ci sono vari fabbricati che all'epoca venivano usati per radunare i veicoli destinati alla rottamazione. Gli agenti hanno così accertato la presenza di un'attività abusiva. L'intera area è stata sequestrata. E sotto indagine è finito Davide Soru: dal 2014 al gennaio 2019 ha rottamato abusivamente oltre 1500 veicoli. Una volta proceduto all'operazione, confezionava un falso certificato con un timbro riferibile a un altro soggetto, autorizzato, ma di un'altra provincia. E sulla base di quel documento falso gli uffici della motorizzazione hanno provveduto alla cancellazione del veicolo dai pubblici registri. L’area con i relativi fabbricati (al cui interno si trovano centinaia di veicoli destinati alla rottamazione, un centinaio di motori, pneumatici nonché ingenti quantitativi di rifiuti di diversa tipologia), è stata sottoposta a sequestro preventivo.

L’indagato è accusato di traffico illecito di rifiuti, ma questa indagine, conclusa a gennaio non ha fermato l'uomo. Nel mese gennaio del 2020 infatti, sempre la squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Stradale di Oristano, diretta dal commissario Capo Roberto Piredda, effettuava un controllo nell'azienda familiare dell’indagato a Uras. I poliziotti hanno scoperto un sostanziale spostamento della base logistica delle attività illecite di gestione dei rifiuti, non più Marrubiu perché sottoposta a sequestro, ma Uras. Anche in questa area sono stati rinvenuti numerosi veicoli destinati alla rottamazione (alcuni già pressati), pneumatici, olii esausti, batterie, filtri. A questo punto la Procura ha emesso una interdizione per un anno a carico di Soru per un anno da qualunque attività.

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