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Oristano

le riaperture 

Quattro aree pubbliche diventano palestre all’aperto

Quattro aree pubbliche diventano palestre all’aperto

ORISTANO. Non di solo pane vive l'uomo, e così nella Fase 2 oristanese, oltre alle attività produttive, c’è spazio anche per sport e cultura. Per quel che riguarda l’attività fisica organizzata, le...

21 maggio 2020
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ORISTANO. Non di solo pane vive l'uomo, e così nella Fase 2 oristanese, oltre alle attività produttive, c’è spazio anche per sport e cultura. Per quel che riguarda l’attività fisica organizzata, le società cittadine devono fare i conti con l’interdizione delle strutture dedicate, che andrà avanti ancora per un po’. La scelta del Comune, dunque, è stata quella di individuare quattro aree all’aperto, da mettere a disposizione dei sodalizi che ne avessero bisogno per svolgere i loro allenamenti. «Ci siamo attivati – spiega l’assessora allo Sport Maria Bonaria Zedda – per individuare aree che avessero determinate caratteristiche, evitando conflitti e sovrapposizioni nel loro utilizzo. Fondamentali la possibilità di utilizzarle in sicurezza, il più possibile lontane dal traffico veicolare e da altre interferenze, le ampie dimensioni in modo che evitino gli assembramenti e le condizioni di decoro accettabili».

Le aree interessate sono lo SMART di Torangius, la vicina area sportiva del quartiere, i campi da tennis di Silì e il Parco della Resistenza in viale Repubblica. Le domande vanno presentate entro il 26 maggio all’indirizzo mceleste.pinna@comune.oristano.it.

Riaprono intanto anche i parchi cittadini, ma con alcune restrizioni: obbligo di mascherina dai tre anni in su, niente giochi per bambini fino al 3 giugno, divieto di assembramento e obbligo di mantenimento interpersonale della distanza di un metro. Resta da capire se sarà prevista una deroga all’obbligo di mascherina per gli sportivi che si alleneranno ai giardinetti di viale Repubblica.

Riparte anche la cultura, e dopo il Museo Diocesano è la volta delle strutture gestite dal Comune e dalla Fondazione Oristano. L’Antiquarium Arborense e la pinacoteca Carlo Contini saranno visitabili, ma solo su appuntamento, e ovviamente rispettando tutte le misure di sicurezza e indossando le mascherine.

La biblioteca comunale non apre ancora le porte della sala studio, ma dà il via al servizio di prestito in loco, accessibile tramite prenotazione e appuntamento per il ritiro. Riapre anche l’Archivio storico comunale, anche in questo caso per accedere alla sala studio sarà necessario prenotare. (dav.pi)

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