La Nuova Sardegna

CUGLIERI. Se per gli stabilimenti balneari la riapertura si preannuncia particolarmente complicata, per le spiagge libere le cose non cambiano. Prima di concedere l’accesso ai bagnanti occorrerà mettere a punto un protocollo che recepisca le esigenze dei Comuni e tenga conto del parere espresso dal Comitato scientifico regionale. In attesa delle linee guida da Cagliari i sindaci dei Comuni costieri, come Cuglieri si confronteranno, in videoconferenza, stamattina con l’assessore regionale agli Enti locali. «Siamo pronti a fare la nostra parte – spiega il sindaco Gianni Panichi –, l’importante è che la Regione dia regole certe e comprensibili».

Un altro aspetto che i primi cittadini vogliono sia ben chiaro è quello sul servizio di salvamento e sulla gestione degli accessi alle spiagge visto che sulle loro spalle ricade l’onere dei controlli. Vogliono poi conoscere se i fondi stanziati per fronteggiare l’emergenza sanitaria potranno essere impiegati anche per rendere le spiagge più sicure.

Altro aspetto che necessita di essere chiarito è quello relativo alla riapertura dei chioschi presenti negli arenili, nel litorale cuglieritano ce ne sono tre tutti abilitati alla somministrazione di cibi e bevande, per i quali i gestori stanno già lavorando per adeguare le strutture alle disposizioni. Le amministrazioni chiedono di sapere quale dovrà essere la distanza intercorrente tra gli ombrelloni e quali regole si dovranno osservare per la balneazione. La Sardegna è stata la prima regione mettere per iscritto, il numero di metri quadrati (3,80) da destinare a ogni ombrellone se si vuole evitare il sovraffollamento. Il dato sarà confermato o muterà? Tutte le risposte potrebbero arrivare dopo la riunione in programma questa mattina. Così almeno sperano i sindaci.

Piero Marongiu