La Nuova Sardegna

Oristano

Rottamazione col trucco: scoperto e denunciato

Rottamazione col trucco: scoperto e denunciato

Oltre 1500 auto smaltite, ma senza alcuna autorizzazione. La Stradale lo incastra Sequestrata l’officina a Marrubiu, l’uomo si sposta a Uras: beccato anche lì

22 maggio 2020
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MARRUBIU. Rottamava abusivamente le auto, ingannando centinaia di automobilisti e lo ha fatto per molti anni, in barba a tutte le leggi e le prescrizioni ambientali, accumulando col tempo una vera e propria discarica di rifiuti pericolosi e speciali, del tutto illegale. E una volta scoperto, ha pensato di poter continuare a operare spostandosi solo di zona, ma senza successo. Adesso per l’indagato è arrivata una misura interdittiva, ma non si escludono a suo carico ulteriori sanzioni.

A scoprire un meccanismo fraudolento e dannoso oltremisura per l’ambiente è stata la Polizia stradale di Oristano, al comando del dirigente Roberto Piredda, che dopo un anno di articolate e certosine indagini ha inviato un corposo rapporto alla Procura della Repubblica di Cagliari, nello specifico alla direzione distrettuale antimafia. La ragione dell’intervento della Dda sta nella particolarità del reato contestato a Davide Soru, titolare della officina di demolizione: traffico illecito di rifiuti, un grave reato perchè prevede una pena da uno a sei anni e rientra tra quelli per i quali procede d’la direzione distrettuale antimafia.

Gli accertamenti sono scattati dopo un primo sopralluogo nel gennaio dello scorso anno in una area vicino a Marrubiu. In vari fabbricati nel passato usati per altrettanto inquinanti attività industriali, gli agenti si sono accorti che venivano raccolti veicoli destinati alla rottamazione, ma senza alcun titolo, semmai con una procedura, secondo l’indagine del tutto fraudolenta.

Davide Soru dal 2014 al 2019 avrebbe rottamato abusivamente oltre 1500 veicoli. Una volta proceduto all'operazione, confezionava un falso certificato con un timbro riferibile a un altro soggetto, chiaramente autorizzato, ma operante in una altra provincia. Sulla base di quel documento falso gli uffici della motorizzazione hanno provveduto alla cancellazione del veicolo dai pubblici registri. E non è escluso che adesso quelle cancellazioni vengano riconsiderate.

L’intervento degli agenti e della Squadra di Polizia Giudiziaria della Stradale, ha portato al sequestro preventivo dell’area e dei fabbricati, con all’interno centinaia di veicoli destinati alla rottamazione, un centinaio di motori, pneumatici nonché ingenti quantitativi di rifiuti tossici e nocivi. tutto finito? Neppure per sogno. Dopo cqualche mese gli agenti effettuavano un controllo nell'azienda familiare dell’indagato a Uras. I poliziotti hanno scoperto altri veicoli destinati alla rottamazione (alcuni già pressati), pneumatici, olii esausti, batterie, filtri. A questo punto il pm titolare del fascicolo Guido Pani emetteva, una interdizione per un anno a carico di Soru da qualunque attività legata alla rottamazione. L’indagine, in ogni caso, continua ed è tesa ad accertare eventuali complici dell’uomo.(g.cen.)

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