La Nuova Sardegna

Oristano

Consiglio ancora in videoconferenza

di Davide Pinna
Consiglio ancora in videoconferenza

Lunghissimo ordine del giorno, ma nessun punto significativo. Minoranza divisa, sardisti volutamente assenti 

25 maggio 2020
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ORISTANO. La maggioranza prosegue dritta per la sua rotta, anche il Consiglio comunale convocato per il 27 maggio e il 4 giugno si terrà in videoconferenza.

A richiederne la convocazione erano stati sei consiglieri di minoranza: Efisio Sanna, Maria Obinu, Francesco Federico, Andrea Riccio, Patrizia Cadau e Monica Masia.

La richiesta andava recepita entro 20 giorni e così è stato, ma solo parzialmente, dato che la conferenza dei capigruppo non ha accolto la richiesta di svolgerlo in presenza. E così ci si prepara a un lunghissimo bis della famosa seduta del precedente consiglio in streaming (assurta agli onori della cronaca nazionale non per la qualità politica degli interventi ma per lo “spogliarello” involontario di un revisore dei conti). Inutile aspettarsi però argomenti significativi. Dei venti punti all’ordine del giorno, ma metà saranno mozioni, a seguire alcune interrogazioni e nomine nelle commissioni. Il dibattito però non sarà privo di interesse, almeno per gli amanti del genere.

Gli occhi della politica cittadina, infatti, cominciano a guardare verso l'orizzonte delle prossime comunali, che si svolgeranno tra due anni. Nel dibattito con distinguo ammiccamenti e mezze battute sicuramente prenderà sempre più corpo l’immagine di un centro destra diviso.

«È ormai evidente – afferma il capogruppo sardista a Palazzo degli Scolopi, Danilo Atzeni – che la maggioranza stia pensando a un percorso differente da quello che ci ha visti tiornfare alle regionali per le prossime elezioni». Il sospetto degli stessi sardisti è che si punti a un polo che tenga fuori il Partito Sardo d'Azione, uno schiaffo per il partito di Solinas.

«Lutzu dice che la porta è aperta, ma non è vero. Lui ci ha escluso dalla maggioranza, dando il benservito all'assessore Gianfranco Sedda, e ha preferito accogliere consiglieri che alle elezioni avevano corso contro di lui. La frattura si può ricucire, ma solo con il reintegro di Sedda nell'assessorato all'Urbanistica».

Lutzu da questo orecchio non ci sente, così come gli altri partiti, proprio adesso che hanno trovato un equilibrio precario tra seggiole e poltrone. I sardisti, dal canto loro, annunciano che boicotteranno anche la prossima seduta di Consiglio, ritenendo non più giustificata la seduta virtuale.

«L’atteggiamento della maggioranza è ridicolo visto il basso numero di contagi; inoltre le commissioni consiliari hanno ripreso a riunirsi in presenza». Sardisti assenti volutamente, il resto delle opposizioni presente pur con palese amarezza.

«Siamo a dir poco perplessi per queste scelte – spiega il capogruppo Dem Efisio Sanna – ma forse è meglio non continuare con le polemiche. La maggioranza ci accusa di ostruzionismo e ci attacca, ma si dimentica che sulle commissioni noi abbiamo avuto la correttezza di costituire immediatamente quella Bilancio e quella Urbanistica per consentirne la ripresa dei lavori». Sanna rivendica inoltre la paternità della minoranza su molte delle misure realizzate dalla Giunta in questi abbozzi di ripresa.

«La pedonalizzazione del centro, gli interventi sul canone per il suolo pubblico ed i tributi comunali: tutte proposte espresse da noi due mesi fa. Dalla maggioranza nessun riconoscimento, ma siamo abituati, l’importante è che si facciano e aiutino i cittadini a superare la prossima emergenza sociale».

Polemica anche Patrizia Cadau, esponente 5 Stelle sospesa dal movimento: «Non è possibile discutere un ordine del giorno così nutrito in quel formato: sta riaprendo tutto, ma non il Consiglio comunale». La consigliera ha inoltre presentato un'interpellanza che si riferisce al mancato pagamento dell'associazione che aveva curato la serata organizzata dal Comune il 25 novembre scorso, in occasione della giornata contro la violenza di genere. Dopo sei mesi il compenso non è stato ancora liquidato, nonostante l'intero programma fosse stato finanziato con un contributo comunale di più di 7 mila euro.

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