La Nuova Sardegna

Oristano

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Muto il telefono dell’ecocentro, gli ingombranti restano nelle case

di Valentina Atzeni

CABRAS. Ottenere una risposta dagli uffici dell’ecocentro comunale per prenotare il ritiro degli ingombranti è quasi come vincere un terno al lotto. I numeri da comporre sono stampati in grassetto...

05 giugno 2020
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CABRAS. Ottenere una risposta dagli uffici dell’ecocentro comunale per prenotare il ritiro degli ingombranti è quasi come vincere un terno al lotto. I numeri da comporre sono stampati in grassetto sul calendario distribuito nelle abitazioni dei residenti, comprese le periferie e le località marine. Ben evidenti anche i giorni e gli orari dedicati alla prenotazione alle segnalazioni. In rete si trovano anche degli indirizzi e-mail. Eppure, se si decide di telefonare, la maggior parte delle volte tra linea occupata e attese interminabili, si rischia che nel mentre cada la linea e si debba rimanere per giorni con i rifiuti dentro casa.

Un problema non nuovo per l’amministrazione comunale, che già da tempo riceve segnalazioni da cittadini insoddisfatti del servizio. A gestire la raccolta dei rifiuti, da aprile 2019 con un contratto quinquennale, è la società Cosir, che per la ricezione delle telefonate ha ritenuto di individuare un numero verde e un numero fisso, entrambi centralizzati a Cagliari. «Contrariamente a quanto avveniva in passato, al momento non esiste un numero locale al quale rivolgersi – dichiara l’assessore all’Ambiente, Marco Mascia –. Questo fa sì che le telefonate giungano tutte a quei due numeri, generando un intasamento delle linee che a sua volta determina un pesante allungamento dei tempi di espletamento del servizio».

Niente di più vero. C’è chi lamenta di non essere riuscito a fissare un appuntamento chiamando ininterrottamente nelle giornate di lunedì e mercoledì scorsi. Il problema era stato in parte risolto durante l’emergenza da Covid, quando l’ecocentro era chiuso e qualsiasi servizio doveva essere prenotato. «Avevamo istituito un numero provvisorio di telefonia mobile in modo che l’utente potesse mettersi in contatto senza difficoltà con chi opera nell’ecocentro del paese» continua l’assessore Mascia, ma una volta riaperto il centro di conferimento, il numero è stato disattivato e il problema si è ripresentato.

«Stiamo lavorando per fare in modo che possa esserci nuovamente un numero dedicato all’interno del cantiere, così che si eviti la trafila attuale – specifica Marco Mascia –. Le variabili sono numerose e fanno sì che i tempi di realizzazione siano lunghi, ma è nelle mie intenzioni lavorare affinché si possa trovare una soluzione al problema il prima possibile».

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