La Nuova Sardegna

Oristano

Ghilarza, L’Arca lascia il timone della casa di riposo

Ghilarza, L’Arca lascia il timone della casa di riposo

GHILARZA. Si interrompe dopo appena undici mesi l’esperienza della cooperativa L’Arca all’interno della casa di riposo Angelino Licheri, ottenuta in concessione per dieci anni. Il Comune era riuscito...

06 giugno 2020
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GHILARZA. Si interrompe dopo appena undici mesi l’esperienza della cooperativa L’Arca all’interno della casa di riposo Angelino Licheri, ottenuta in concessione per dieci anni. Il Comune era riuscito ad appaltare il servizio al culmine di vicende molto travagliate, superando problemi annosi e una complicata vertenza con uno dei precedenti gestori. Con l’affidamento la situazione si era finalmente stabilizzata, ma dopo meno di un anno L’Arca ha manifestato l’intenzione di recedere dal contratto per il «Perdurare di gravissime difficoltà dovute a una particolare e sfavorevole situazione ambientale tutt’ora irrisolta».

Le motivazioni sono riportate nella delibera con cui la giunta Defrassu ha preso atto della richiesta di una risoluzione consensuale anticipata da parte del la ditta. Nell’atto licenziato dall’esecutivo si fa riferimento anche a una «sopravvenuta onerosità del rapporto instaurato». Sulla natura esatta delle difficoltà lamentate dal gestore è stato impossibile ottenere chiarimenti dalle parti interessate, ma voci non confermate riferiscono di rapporti di lavoro non sempre facili col personale assorbito nell’organico della cooperativa al momento in cui ha preso possesso della struttura.

La decisione non è stata indolore per l’amministrazione comunale, che in più occasioni ha tentato di far cambiare idea al concessionario rinnovando l’apprezzamento per il lavoro svolto. I riconoscimenti e gli attestati di fiducia non sono però serviti a far tornare L’Arca sui suoi passi, così l’amministrazione ha dovuto dichiarare la resa. Non prima, però, di sincerarsi di riuscire a garantire la continuità del servizio. È stata quindi interpellata la seconda classificata delle due ditte concorrenti per verificarne la disponibilità al subentro. La risposta affermativa ricevuta è stata confermata con una manifestazione d’interesse. A quel punto si è aperta la procedura per la rescissione del contratto con L'Arca, che pagherà una penale di 10mila euro. (mac)

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