La Nuova Sardegna

Oristano

Lite e pace sotto le insegne di Gramsci

di Maria Antonietta Cossu
Lite e pace sotto le insegne di Gramsci

Ghilarza, attriti per i restauri tra fondazione Berlinguer, Casa museo e Comune

06 giugno 2020
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GHILARZA. Dopo essere stati a un passo dall’incidente diplomatico, le Fondazioni Berlinguer e Casa Museo Gramsci e il Comune sembrano aver ritrovato le motivazioni per veleggiare uniti verso l’obiettivo di creare a Ghilarza un grande polo culturale dedicato all’insigne intellettuale sardo. A rischiare di minare i rapporti tra i due enti e l’amministrazione comunale sono stati i ritardi accumulati sulla pubblicazione del concorso di progettazione dell’opera, previsto a febbraio e mai bandito.

Lungaggini che a un certo punto la fondazione Casa Museo avrebbe addebitato al Comune e delle quali è stata a sua volta incolpata. Galeotta fu la pratica di regolarizzazione aperta in seguito alla contestazione di presunti abusi edilizi che l’Ufficio tecnico comunale aveva mosso alla Fondazione. Al centro dei rilievi c’erano delle difformità con il progetto originale e con il testo unico sull’edilizia, in particolare il colore degli infissi di Casa Gramsci e l’arretramento dell’ingresso dell’ex sede del Pci. Anomalie che andavano valutate con una richiesta di accertamento di conformità.

La documentazione presentata a marzo dalla Fondazione era però stata giudicata incompleta e sulla richiesta di integrazioni avanzata dall’ufficio tecnico si è arenata la pratica. Successivamente ci sarebbero stati diversi scambi di vedute tra le fondazioni di Ghilarza e Berlinguer e il sindaco Alessandro Defrassu. Dopo alcune interlocuzioni e una riunione a Cagliari del consiglio d’indirizzo le divergenze si sarebbero appianate.

Il presidente della Casa Museo Giorgio Macciotta ha minimizzato definendo archiviato il contenzioso. «Gli equivoci sono stati eliminati. La fondazione può aver esagerato con i tempi, ma non ha mai contestato l’esigenza di presentare una richiesta di accertamento di conformità su una variante che abbiamo fatto per obbligo di legge. Avevamo sostituito la serranda della sezione del Pci con una porta e per evitare che questa, aprendosi all’esterno, occupasse tutto il marciapiede, era stato fatto un arretramento. Ora la documentazione è depositata in Comune, ma c’è da dire che i ritardi del bando sono dovuti anche alla pandemia», ha precisato Macciotta.

La pubblicazione del concorso sembra dunque imminente. «Sono in corso le procedure amministrative – ha concluso il presidente –. Appena il Comune espleterà la pratica l’Unione del Guilcier potrà pubblicare il bando».

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