La Nuova Sardegna

Oristano

Alcolici vietati in piazza Cattedrale

di Davide Pinna
Alcolici vietati in piazza Cattedrale

Il Comune prepara un’ordinanza per impedire assembramenti tra i giovani come accaduto sabato scorso

09 giugno 2020
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ORISTANO. Piazza Cattedrale come i navigli milanesi con in più un tappeto di rifiuti. Andrea Lutzu fa la sua contromossa, sostenuto dalla giunta, e veste per un giorno i panni del sindaco Sala. È immediata la risposta alla festa spontanea, con tanto di assembramento ancora non autorizzato, per l’ultimo giorno di scuola in piazza Cattedrale. È lì che, nella notte di sabato, si sono riunite diverse decine di ragazzi ed è il motivo per cui dal Comune è in arrivo un’ordinanza di divieto per il consumo di alcolici sul sagrato del duomo nei fine settimana.

Il problema non è certo quello dei postumi sul fisico dei ragazzi, alcuni dei quali l’indomani hanno dovuto fare i conti con un forte di mal di testa, ma delle condizioni disastrose della piazza. In certi tratti un vero tappeto di rifiuti e cocci di bottiglie, frutto dell’incontro che ha violato le misure di distanziamento fisico ancora in vigore: erano più di un centinaio, infatti, i giovani che hanno preso parte al bottellon.

Inizialmente si era prospettata l’ipotesi di una chiusura notturna del sagrato di proprietà della Curia, ma gestito dal Comune: una misura molto radicale e, tutto sommato, non necessaria dato che esistono già le norme nazionali che vietano gli assembramenti. In un secondo momento sono state chiarite le intenzioni dell’amministrazione e la decisione che deve solo essere formalizzata è quella di vietare, nel vasto spazio antistante la Cattedrale e il seminario, il consumo di alcolici.

«I dettagli del provvedimento sono ancora da definire – afferma l’assessore al Decoro urbano Gianfranco Licheri -, probabilmente accadrà domani (oggi, ndr). Spero che basti istituire il divieto solo nei fine settimana, lo si potrebbe fare insieme ai provvedimenti per l’istituzione della zona pedonale in centro».

Il problema non è solo sanitario. «In questi casi per effettuare la pulizia dell’area bisogna richiedere alla ditta appaltatrice un intervento straordinario, con un conseguente aggravio dei costi per il Comune e non si dica che mancano i cestini, perché quelli che ci sono erano completamente vuoti».

C’è in ogni caso un problema di alternative, afferma il presidente della commissione politiche giovanili, Antonio Iatalese: «Un divieto continuo non è la via giusta. Va bene l’ordinanza contro il consumo di alcolici, anche perché molti dei partecipanti sono minorenni, ma i giovani vanno coinvolti nella costruzione di momenti sociali con attenzione al problema dell’alcol e al rispetto dell’ambiente».

Un’idea, poi interrotta dall’avvento della pandemia, c’era già proprio per l’ultimo giorno di scuola: «Con gli operatori di Torregrande e la Consulta Giovani avremmo voluto organizzare giornata di raccolta dei rifiuti».

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