La Nuova Sardegna

Oristano

Le trame di Tessingiu non temono il virus, la mostra si farà

di Maria Antonietta Cossu
Le trame di Tessingiu non temono il virus, la mostra si farà

Samugheo, confermata la 53ª edizione dell’esposizione L’arte tessile avrà la sua vetrina dal 1° agosto al 6 settembre

11 giugno 2020
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SAMUGHEO. Cambiano le regole sulla gestione di visite e accessi, ma la mostra regionale sull’artigianato artistico non muta pelle. La trama di Tessingiu ricalca un copione consolidato che vede nella vetrina dedicata alle produzioni manifatturiere contemporanee e nel collegamento con i percorsi espositivi del Museo regionale dell’arte tessile i suoi punti fermi. La manifestazione, in bilico fino a qualche settimana fa per via delle linee guida del governo ancora incerte, si svolgerà dal 1° agosto al 6 settembre. L’amministrazione comunale e la direzione del Murats sono al lavoro per organizzare l’evento in base alle disposizioni con cui quest’anno bisognerà convivere.

Per conciliare gli adempimenti legati alla tutela della salute pubblica con l’esigenza di valorizzare l’evento e di gestire in sicurezza gli afflussi, saranno scaglionati gli accessi e attivati dei percorsi che impediranno ai gruppi di visitatori di incontrarsi. La situazione internazionale e del Nord Italia fanno ipotizzare per la 53° mostra un target di visitatori più ristretto rispetto a quello che aveva decretato il successo delle ultime edizioni, ma la scommessa degli organizzatori è di compensare il calo conseguente all’emergenza epidemiologica puntando di più sul turismo locale.

«Credo che registreremo una flessione delle presenze straniere e dei visitatori provenienti dalla penisola, ma incrementeremo gli sforzi per attrarre i sardi abituati a trascorrere le vacanze altrove e che invece quest’estate resteranno nell’isola e quanti ancora non conoscono l’evento», dichiara il direttore del Murats, Baingio Cuccu. Il curatore degli allestimenti museali è impegnato in una trattativa per portare a Samugheo una mostra internazionale sulla fiber art che, se confermata, andrà a occupare le sale al pianterreno del museo e parte degli spazi al piano superiore. Qui saranno sistemate anche una selezione di tappeti classici e la collezione dell’Aga Khan.

In via di definizione è anche il programma degli eventi collaterali, che prevede nuove residenze d’artista e un secondo gemellaggio con Mirtò. Il cuore della rassegna resta l’ex cantina sociale, sede dell’esposizione dedicata alle produzioni contemporanee del tessile e delle altre eccellenze dell’industria manifatturiera. L’amministrazione comunale punta a confermare lo stesso numero di espositori dello scorso anno, ben 65, e guarda con realismo misto a speranza a una rassegna condizionata da un avvenimento senza precedenti. «Il calo ci sarà – prevede il sindaco Antonello Demelas –. Sarà commisurato a una minore presenza di turisti in Sardegna, ma studieremo delle formule per far interagire i visitatori anche a distanza. Sfrutteremo le tecnologie per perseguire lo scopo principale di Tessingiu, che è quello di promuovere l’artigianato sardo».

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