La Nuova Sardegna

Oristano

Torregrande lancia la sfida alle notti bianche in centro

di Davide Pinna
Torregrande lancia la sfida alle notti bianche in centro

Gli operatori del lungomare salutano la stagione degli affari con un buon esordio Il via tra problemi irrisolti e la concorrenza del capoluogo che non spaventa tutti

11 giugno 2020
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Le due facce della ripartenza oristanese sono Torregrande e il centro storico. Fra ambizioni turistiche frustrate dalla pandemia e dai limiti strutturali del contesto cittadino, difficoltà dovute alla lunga chiusura e tentativi di ingranare la marcia giusta, gli operatori guardano alla stagione estiva. Due facce della stessa medaglia, che in passato si sono ritrovate in concorrenza: molti operatori di Torregrande però non temono i fine settimana “pedonali” nel centro. Ma se per la città è tutto pronto per la partenza di venerdì, a Torregrande la programmazione estiva è ancora in cantiere. Eppure molti degli operatori del lungomare manifestano ottimismo e una moderata soddisfazione per le prime settimane di riapertura.

È il caso di Antonio Caria, giovane titolare del ristorante Il Lido e presidente dell’associazione Centro commerciale naturale di Torregrande: «Sono molto soddisfatto di come sta andando. Soprattutto nei fine settimana, non ci aspettavamo queste presenze». Qualche settimana fa c’è stato l’incontro on line tra gli imprenditori della borgata marina e il Comune. «L’amministrazione sta agendo bene, ha sbloccato le pratiche per il suolo pubblico, sta curando il decoro della borgata e abbiamo in cantiere una serie di eventi per l’estate. La concorrenza della città? Non la temiamo. L’importante è che si ragioni come in un sistema e ci sia un coordinamento».

Un po’ più pessimista è Giorgia Manca del chiosco John, preoccupata per eventuali ricadute negative sulla borgata marina in conseguenza della chiusura al traffico del centro città: «Gli altri anni le notti bianche hanno rappresentato un problema per noi, adesso vediamo se questa iniziativa avrà degli effetti. Torregrande è una località turistica, quindi d’estate si dovrebbe puntare di più sulle sue potenzialità». La soddisfazione per la partenza c’è, in particolare per i weekend. Buono il giudizio anche sugli interventi per il decoro del Comune, ma la vera attesa è per il nuovo lungomare, il cui progetto è ancora in stallo: «C’è assolutamente bisogno di rinnovarlo».

L’impressione di una buona ripresa la condivide anche Emanuela Piras, del chiosco Night and day: «Forse la gente era stanca di stare in casa. Una cosa importante è che si intervenga sul trasporto pubblico. Bisogna aumentare le corse dato che i posti sui pullman sono per lo meno dimezzati». Quella con il centro città non viene percepita come une competizione: «Parliamo di due clientele diverse. C’è a chi piace stare in città e a chi piace stare al mare, ma qui c’è bisogno del sostegno anche finanziario dell’amministrazione nell'organizzazione di eventi».

Un po’ meno ottimista Gianni Manis, del chiosco Fabry e Vale: «È una ripresa a rilento quella, come le pulizie della spiaggia e del lungomare. Non penso invece che perderemo presenze per via del centro pedonale, se non di notte».

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative