La Nuova Sardegna

Oristano

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Marciapiedi sventrati e rifiuti l’altra faccia di Torre Grande

Marciapiedi sventrati e rifiuti l’altra faccia di Torre Grande

ORISTANO. Al via una raccolta di firme da presentare al Comune contro l’abbandono di Torre Grande. La protesta arriva dai proprietari delle case (alcuni sono anche residenti) sul lato di via dei...

12 giugno 2020
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ORISTANO. Al via una raccolta di firme da presentare al Comune contro l’abbandono di Torre Grande. La protesta arriva dai proprietari delle case (alcuni sono anche residenti) sul lato di via dei Mille che dalla Gran torre va verso il porticciolo. Lamentano che in questa parte della borgata, il Comune riservi meno attenzioni, in termini di manutenzione dei marciapiedi, delle strade e di igiene, soprattutto. «Se il Comune insisterà a trattarci così non pagheremo più l’Imu per queste case. Non ha senso pagare le tasse senza avere dei servizi, soprattutto, quando spostandoti di un centinaio di metri noti che quei servizi, sono garantiti. Non siamo cittadini di serie B rivendichiamo pari dignità». Paola Manconi denuncia la situazione. Lei, che insieme alla sua famiglia trascorre gran parte dell’anno nella casa nella borgata marina, è la promotrice della protesta. «È inaccettabile che mentre fronte alla Torre la pulizia delle strade, dei marciapiedi e delle aiuole venga curata, qui invece e siamo a giugno, è un vero immondezzaio». I rifiuti sono soprattutto in quella fascia davanti alla spiaggia, dove crescono palme ed erbe spontanee. Fra quella vegetazione, solo in parte spontanea, spunta un po’ di tutto, cartacce, bicchieri di plastica e lattine di birra vuote, ma anche i resti della potatura delle palme, fatta molti mesi prima. «Comprendo che le erbe spontanee non vadano estirpate perché impediscono che il vento porti via la sabbia – dice Manconi – però mi devono spiegare per quale motivo, dall’altra parte della borgata, comunque, c’è stata quella manutenzione che qui non è stata fatta».

I rifiuti non sono l’unico problema e nemmeno il più macroscopico. Se infatti si sposta l’attenzione verso le condizioni dei marciapiedi e della strada, l’immagine non è esattamente quella che dovrebbe offrire una località turistica che proprio di recente ha ottenuto per il decimo anno consecutivo l’ambitissima “Bandiera Blu”. I marciapedi, infatti, sono in buona parte distrutti: «camminare qui è pericoloso – dice Manconi – per gli anziani e i disabili va anche peggio, nel senso che se sei costretto su una carrozzina, le ruote qui non possono passare». Passerelle sulla spiaggia? Non pervenute.(m.c.)



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