Agrumeti rovinati causa gelate
Ad aprile il brusco abbassamento di temperature ha compromesso le produzioni
13 giugno 2020
1 MINUTI DI LETTURA
ORISTANO. Ci mancavano solo le gelate di aprile a mettere a rischio le produzioni agrumicole.
Secondo le stime di Coldiretti, per le arance il prossimo anno si prevede un calo di produzione che oscilla fra il 50 e il 70 per cento.
Se questi dati venissero confermati rappresenterebbero una vera e propria catastrofe per uno dei settori di eccellenza dell'agricoltura locale.
I danni si sarebbero verificati “a macchia di leopardo” nei territori di Milis, Solarussa, Zerfaliu, San Vero Milis, Simaxis, con maggiore o minore intensità.
Un inverno mite ha infatti favorito la fioritura precoce delle piante, colpite ai primi di aprile, da ripetute gelate che di fatto hanno quasi azzerato le produzioni delle arance, con effetti meno gravi invece per clementine e mandarini.
Secondo Coldiretti sugli alberi, già adesso è ben visibile la carenza di frutti.
Benedetto e Paolo Desogus, agrumicoltori di Milis, riferiscono come alcune varietà, siano state praticamente cancellate. «Gli effetti negativi della gelata si ripercuoteranno sull'occupazione: secondo le stime di Coldiretti a rischio ci sarebbero non solo centinaia di posti di lavoro ma la sopravvivenza delle stesse aziende».
Nel frattempo gli agrumicoltori lamentano come la Regione non abbia espletato le pratiche per la calamità naturale: nonostante le segnalazioni siano partite tempestivamente dai Comuni e dalle aziende, causa anche il lockdown covid, le ispezioni di verifica da parte di Argea non sono state ancora espletate. (m.c.)
Secondo le stime di Coldiretti, per le arance il prossimo anno si prevede un calo di produzione che oscilla fra il 50 e il 70 per cento.
Se questi dati venissero confermati rappresenterebbero una vera e propria catastrofe per uno dei settori di eccellenza dell'agricoltura locale.
I danni si sarebbero verificati “a macchia di leopardo” nei territori di Milis, Solarussa, Zerfaliu, San Vero Milis, Simaxis, con maggiore o minore intensità.
Un inverno mite ha infatti favorito la fioritura precoce delle piante, colpite ai primi di aprile, da ripetute gelate che di fatto hanno quasi azzerato le produzioni delle arance, con effetti meno gravi invece per clementine e mandarini.
Secondo Coldiretti sugli alberi, già adesso è ben visibile la carenza di frutti.
Benedetto e Paolo Desogus, agrumicoltori di Milis, riferiscono come alcune varietà, siano state praticamente cancellate. «Gli effetti negativi della gelata si ripercuoteranno sull'occupazione: secondo le stime di Coldiretti a rischio ci sarebbero non solo centinaia di posti di lavoro ma la sopravvivenza delle stesse aziende».
Nel frattempo gli agrumicoltori lamentano come la Regione non abbia espletato le pratiche per la calamità naturale: nonostante le segnalazioni siano partite tempestivamente dai Comuni e dalle aziende, causa anche il lockdown covid, le ispezioni di verifica da parte di Argea non sono state ancora espletate. (m.c.)