La Nuova Sardegna

Oristano

la denuncia 

Bonifiche amianto ferme, ci sono i fondi ma non i bandi

ORISTANO. «La Sardegna ha quasi 35 milioni di euro da spendere per le bonificare dall’’amianto gli edifici scolastici e gli ospedali ma non ha ancora pubblicato i bandi per l’assegnazione degli...

14 giugno 2020
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ORISTANO. «La Sardegna ha quasi 35 milioni di euro da spendere per le bonificare dall’’amianto gli edifici scolastici e gli ospedali ma non ha ancora pubblicato i bandi per l’assegnazione degli appalti». È l’Associazione ex esposti amianto a denunciare un ritardo definito «preoccupante». I fondi, poco meno di 400 milioni da dividere fra tutte le Regioni, sono stati assegnati, attraverso il piano di bonifica dall’amianto, approvato dal Cipe nel 2016 ma adottato soltanto a gennaio dal ministero dell’Ambiente. «Il Piano è nato dall’esigenza di sanare una situazione di degrado ambientale che riguarda migliaia di strutture scolastiche in tutto il territorio nazionale, 69 presenti in Sardegna, oltre a tantissime strutture ospedaliere che sono motivo di rischio ambientale e sanitario derivante dalla fibra di amianto», scrive l’associazione ex esposti della provincia di Oristano che nei giorni scorsi, ha inviato ai consiglieri regionali eletti nel territorio e ai due assessori di bacino elettorale locale una richiesta di impegno per sollecitare la Giunta a pubblicare urgentemente il bando.

«È indispensabile – spiega il presidente dell’Areas Giampaolo Lilliu – per assegnare i fondi agli enti locali che devono provvedere alle bonifiche». Molte regioni hanno già pubblicato i bandi. «Una data che crediamo sia giusta per avviare le bonifiche a scuole chiuse e arrivare a inizio anno scolastico con edifici finalmente liberi dall’amianto», dice Lillu.

In Sardegna però, sono in ritardo. «Ancora una volta dobbiamo denunciare che i nostri politici sono bravi a annunciare progetti rivolti al risanamento delle strutture scolastiche su tutti gli aspetti, tranne che per ciò che riguarda la bonifica dell’amianto», scrive Areas, che lamenta il fatto di non aver «ricevuto alcuna risposta al nostro invito da parte dei consiglieri e dei due assessori, il che è a dir poco inspiegabile». L’interesse da parte di Areas affinchè la Regione acceleri nella pubblicazione del bando, nasce anche dal fatto che proprio nel capoluogo c’è un edificio scolastico interamente costruito in cemento amianto, la cui bonifica definitiva viene sollecitata da tanti anni. «Certo non è l’unico caso di caseggiato scolastico che deve essere bonificato – precisa Lilliu – ma il fatto che i nostri rappresentanti non si degnino nemmeno di risponderci ci fa allarmare. Che la Sardegna abbia necessità di bonifiche è evidente anche dalla consistenza degli stanziamenti assegnati dal Governo nazionale. A questo punto vorremmo capire – conclude il presidente di Areas – cosa abbia determinato questo ritardo ». (m.c.)



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