La Nuova Sardegna

Oristano

Ex mercato ortofrutta, buona la quinta

di Davide Pinna
Ex mercato ortofrutta, buona la quinta

Dopo quattro tentativi, offerta valida per la struttura alle porte della città. Il Comune incassa un milione in più del previsto

17 giugno 2020
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ORISTANO. Sembrava una partita persa ormai, ma al quinto tentativo l'asta del Comune per l'ex mercato ortofrutticolo di via Marconi è andata a buon fine. E con un guadagno niente male per l'amministrazione, se si pensa che, rispetto alla base d'asta di 1 milione e mezzo di euro, l'offerta che si è rivelata vincitrice ha visto un rialzo di quasi un milione di euro. Concorrenza non se ne è vista, agli uffici del Comune è arrivata una sola offerta: quella della Spesa Intelligente spa, società veronese che fa parte del gruppo Eurospin Italia, uno dei colossi del grande distribuzione organizzata che in città gestisce già due supermercati. L'aggiudicazione per ora è provvisoria, ma con ogni probabilità sarà proprio Spesa Intelligente a diventare proprietaria dei 7 mila metri quadri messi in vendita, pagando al Comune quasi 2 milioni e mezzo di euro. Determinante rispetto ai quattro tentativi andati a vuoto in passato proprio l’estensione dell’area in vendita che, nell'ultima asta pubblica del settembre scorso, si fermava a 5 mila metri quadri. Impressionante la differenza di prezzo rispetto all'ultima gara: in quel caso la base d'asta era di 952 mila euro. Il terreno in vendita comprende quasi l'intero mercato, con l'esclusione del braccio confinante con la scuola media, e anche una porzione della campagna retrostante, all’altezza della torre piezometrica del Foro boario. La destinazione stabilita del Puc è quella per i servizi e le attività commerciali ed è probabile che sarà proprio un nuovo grande supermercato a sorgere nell'area, valorizzata anche dal piano Oristano Est. Molto soddisfatto l'assessore al Bilancio, Angelo Angioi: «Certamente c’è stata anche un po' di fortuna, ma il guadagno è molto importante: quasi un milione di euro in più rispetto alla base d’asta, risultato superiore persino alle prime gare effettuate. Ora c'è bisogno di una gestione oculata della somma».

«Parte dei soldi sono vincolati per lavori pubblici dal piano delle alienazioni. La gran parte del rimanente, invece, verrà usata per risanare il bilancio dell'amministrazione, anche considerati i tempi difficili che viviamo» spiega l'esponente di Fratelli d'Italia. Intanto, ieri sera, è tornato a riunirsi in presenza il Consiglio comunale: distanze garantite e mascherine, la seduta è chiusa al pubblico. In apertura si tocca di striscio il tema dell'affido alla Engie dei servizi energetici comunali e della manutenzione di strade e marciapiedi: «Chiedo ufficialmente al sindaco di venire in commissione Programmazione a raccontarci se ci siano stati incontri tra la società e il Comune e a riferire sul tema, del quale abbiamo appreso soltanto dalla stampa». Altro tema caldo è quello sulle assunzioni effettuate nell'ultimo anno dalla Oristano Servizi, la società in house del Comune. Dalla minoranza arriva la richiesta di informazioni sulle procedure utilizzate: «Non vorrei – ha affermato Maria Obinu – che non si siano seguite le regole di evidenza pubblica». Durante la sua replica, l'assessore al Bilancio Angioi assicura: «Mi farò fornire tutta la documentazione dalla società e la farò avere ai consiglieri». Dopo la ricomposizione delle commissioni, arriva il dibattito sulle mozioni: la musica non cambia, rispetto alle sedute in videoconferenza. La maggioranza condivide l'impianto, ma boccia le proposte della minoranza. Le prime due riguardano il potenziamento dell'organico, con attenzione agli assistenti sociali. Si parla anche dell'impiego dei percettori del reddito di cittadinanza in lavori socialmente utili: «Avete bocciato la nostra mozione in cui ne parlavamo – attaccano Maria Obinu ed Efisio Sanna – dicendo che era superata. Ma non avete fatto nulla». «Ci sono stati rallentamenti a livello nazionale – risponde l'assessora Carmen Murru – ma entro il 18 luglio saranno pronti i progetti». Inaspettatamente, arriva poi l'approvazione per la mozione che impegna la giunta a istituire tavoli tematici per far fronte alla crisi. Poi la maggioranza abbandona l'aula e la seduta finisce: manca il numero legale.

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