La Nuova Sardegna

Oristano

Le visite non ripartono, sanità in stallo

di Michela Cuccu
Le visite non ripartono, sanità in stallo

Regione e Assl nel mirino della politica locale: dopo l’emergenza il ritorno alla normalità è un miraggio per i pazienti

23 giugno 2020
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ORISTANO. L’emergenza Covid sembra alle spalle. L’emergenza sanità invece è senza fine. La normalità è ancora lontana e le visite specialistiche nei presidi sanitari ancora non ripartono. E allora ecco che il mondo politico inizia la sua azione sia a livello locale che in consiglio regionale. Per prima arriva la richiesta del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia che ricorda al sindaco che spetta a lui, in quanto presidente del distretto sanitario, fare in modo che tutto torni per lo meno alla situazione di febbraio. I consiglieri Giuseppe Puddu, Lorenzo Pusceddu e Fulvio Deriu sollecitano la costituzione di una commissione consiliare speciale e sollecitano l’avvio di un confronto serrato col presidente della giunta regionale per trovare soluzioni alle carenze della sanità pubblica in tutta la provincia.

Lo fanno attraverso una mozione che, se approvata, non si limiterà unicamente a dare mandato ad Andrea Lutzu e alla giunta comunale per l’avvio di una trattativa diretta con il presidente Christian Solinas. Si sollecita infatti il coinvolgimento di tutte le forze politiche all’interno di una commissione speciale a tutela dei pazienti, una commissione che abbia «una rappresentanza politica paritetica, autorizzata ad avvalersi di esperti, con funzioni di studio e analisi della situazione sanitaria locale sia per arginare i disservizi e le carenze del nostro ospedale cittadino sia per arginare le forme di devianza e dipendenza legate a uso di alcol, droghe e ludopatia che sempre più si stanno manifestando nella nostra Oristano».

La commissione avrebbe, il compito di supportare e affiancare il sindaco durante il confronto con la Regione. I firmatari della mozione chiedono che si vada oltre la segnalazione di problemi, ma che sindaco e giunta insistano affinché si arrivi al ripristino di tutte le prestazioni sanitarie, ospedaliere ed ambulatoriali al di fuori di quelle legate al Covid-19 all’interno dell’Assl.

Tantissimi pazienti sono poi costantemente costretti a effettuare visite nelle strutture di eccellenza fuori provincia per gravi patologie e anche queste devono rientrare nel novero delle segnalazioni da fare. L’esempio è quello dell’ospedale Binaghi di Cagliari centro di riferimento primario per i pazienti oristanesi affetta da sclerosi multipla. Ancora oggi, nonostante siamo fuori emergenza, i pazienti oristanesi «si vedono costretti a rivolgersi alle strutture private per effettuare una risonanza con cospicuo esborso economico», spiega la mozione con cui si chiede quindi «l’immediata ripresa, in assoluta sicurezza per personale e pazienti, di tutti i servizi e le attività sanitarie depotenziate o ancora sospese».

La mozione non è certo qualcosa che fa improvvisamente il suo ingresso nel dibattito politico, ma prende spunto dalle diverse denunce sulle carenze delle strutture sanitarie fatte anche dall’Ordine dei medici durante le settimane dell’emergenza a seguito della quale «si è venuta a creare una situazione che ha raggiunto livelli non più accettabili, in particolare al San Martino».

Se al sindaco viene chiesto di mettersi a capo della “sommossa” locale, in Regione le acque già sono agitate. In questo caso è il consigliere dei 5 Stelle Alessandro Solinas a chiamare in causa l’assessore Mario Nieddu a cui rivolgerà un’interrogazione: «È inaccettabile che ai cittadini dell'Oristanese venga ancora negato il diritto di potersi curare nelle strutture pubbliche del territorio. Ancora non si possono effettuare le visite specialistiche e gli esami nel poliambulatorio di via Pira. È urgente ripristinare le prestazioni sanitarie che esulano dall’emergenza Covid e velocizzare lo smaltimento delle lunghe liste d’attesa. Si pensi ad esempio alle numerose visite di prevenzione per le diverse forme di tumori che sono state rimandate e al grandissimo rischio connesso a questi ritardi».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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