Cabras, polemiche tra gli “Scalzi”: si dimette il vicepresidente
di Valentina Atzeni
CABRAS. Impossibile ricucire lo strappo che ha lacerato il nucleo dell’associazione Is Curridoris. Il vicepresidente Tonino Poddi, a due settimane dall'accesa discussione avvenuta durante la...
24 giugno 2020
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CABRAS. Impossibile ricucire lo strappo che ha lacerato il nucleo dell’associazione Is Curridoris. Il vicepresidente Tonino Poddi, a due settimane dall'accesa discussione avvenuta durante la penultima riunione del direttivo, ha rassegnato le dimissioni. La decisione in realtà era stata presa già all’indomani del diverbio. «Ora ho reso ufficiale la chiusura definitiva con l’associazione – ha dichiarato Tonino Poddi –, le mie dimissioni sono irrevocabili».
Dispiaciuto per la situazione che si è venuta a creare, rimarca: «Io ho detto la verità, ora si dovrebbe pensare solo al fatto che la denuncia presentata è stata ritirata, senza polemiche ulteriori». Eppure di denuncia vera e propria non vi è alcuna traccia. Il legale del corridore caduto e infortunatosi durante la corsa del 2017, l’avvocato Marcello Sequi, stava per avviare una causa civile quando è stato bloccato dal suo assistito. «Lutzu ha deciso di tornare sui suoi passi circa un mese fa, considerata la presa di posizione pubblica nei suoi confronti», il legale.
Ciò confermerebbe le affermazioni fatte dall’ex vicepresidente Poddi, che aveva parlato di maggio come termine ultimo della diatriba, ma la rottura col direttivo è ormai insanabile. «Non voglio più occuparmi della questione, continuerò a coltivare le mie passioni con serenità perché so di avere la coscienza pulita – afferma Poddi –. C’è solo una persona che potrebbe dire come davvero sono andate le cose ed è Efisio Lutzu».
Intanto al momento non sembra siano previste elezioni per la nomina di un nuovo vicepresidente, il direttivo potrà giungere a fine mandato anche senza che l’incarico venga subito riassegnato. L’associazione ha infatti carattere culturale, nasce per la promozione sul territorio della tradizione della Corsa degli Scalzi, ma non ha né le forze né le risorse per l’organizzazione dell’evento, che è demandata al Comune e al comitato organizzatore.
Dispiaciuto per la situazione che si è venuta a creare, rimarca: «Io ho detto la verità, ora si dovrebbe pensare solo al fatto che la denuncia presentata è stata ritirata, senza polemiche ulteriori». Eppure di denuncia vera e propria non vi è alcuna traccia. Il legale del corridore caduto e infortunatosi durante la corsa del 2017, l’avvocato Marcello Sequi, stava per avviare una causa civile quando è stato bloccato dal suo assistito. «Lutzu ha deciso di tornare sui suoi passi circa un mese fa, considerata la presa di posizione pubblica nei suoi confronti», il legale.
Ciò confermerebbe le affermazioni fatte dall’ex vicepresidente Poddi, che aveva parlato di maggio come termine ultimo della diatriba, ma la rottura col direttivo è ormai insanabile. «Non voglio più occuparmi della questione, continuerò a coltivare le mie passioni con serenità perché so di avere la coscienza pulita – afferma Poddi –. C’è solo una persona che potrebbe dire come davvero sono andate le cose ed è Efisio Lutzu».
Intanto al momento non sembra siano previste elezioni per la nomina di un nuovo vicepresidente, il direttivo potrà giungere a fine mandato anche senza che l’incarico venga subito riassegnato. L’associazione ha infatti carattere culturale, nasce per la promozione sul territorio della tradizione della Corsa degli Scalzi, ma non ha né le forze né le risorse per l’organizzazione dell’evento, che è demandata al Comune e al comitato organizzatore.
