la ripartenza in macelleria
Gianni e Serena ci provano: «La crisi non ci fermerà»
di Piero Marongiu
ORISTANO. L’emergenza sanitaria è stata come un pugno da ko per tantissime aziende. In alcuni settori ha picchiato pesantemente, tanto che molti esercizi commerciali non hanno tirato su la serranda e...
25 giugno 2020
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ORISTANO. L’emergenza sanitaria è stata come un pugno da ko per tantissime aziende. In alcuni settori ha picchiato pesantemente, tanto che molti esercizi commerciali non hanno tirato su la serranda e una parte di quelli che hanno provato a ripartire si sono arresi dopo pochi giorni. Eppure c’è anche chi crede nel proprio lavoro e, seppure a costo di grandi sacrifici, trova le risorse per ripartire. È il caso di Gianni De Muro, che in questi giorni, nella frazione oristanese di Donigala, senza attendere l’arrivo degli aiuti statali o regionali, ha aperto la sua macelleria.
«I sacrifici sono tanti, ma sono interamente ripagati dalla soddisfazione per aver coronato il nostro sogno», dice guardando la moglie Serena, che lo affianca nel lavoro e si prende cura della famiglia. «Ho sempre lavorato nel settore della carne – prosegue –, non potrei fare un altro lavoro che non sia questo perché è bellissimo». Nel nuovo banco frigo ci sono i vari tagli, tutti ben esposti e rigorosamente preparati da Serena, Gianni e Elena, la collaboratrice a cui danno lavoro.
«Nella nuova macelleria – spiega – abbiamo deciso di trattare merce locale, perché in questo momento di grande sofferenza per tutti è giusto darci una mano l’uno l’altro». Dalla carne al formaggio, ai salumi preparati con le ricette antiche, nella macelleria si possono trovare anche i tagli del bue rosso, la razza bovina sardo modicana allevata a pascolo brado nel Montiferru. «Noi ci crediamo – spiegano Gianni De Muro e la moglie Serena –, per questo abbiamo deciso di realizzare l’investimento con le nostre forze, perché riteniamo che rimboccarsi le maniche sia più utile che attendere aiuti dallo Stato o dagli enti pubblici che forse non arriveranno mai».
«I sacrifici sono tanti, ma sono interamente ripagati dalla soddisfazione per aver coronato il nostro sogno», dice guardando la moglie Serena, che lo affianca nel lavoro e si prende cura della famiglia. «Ho sempre lavorato nel settore della carne – prosegue –, non potrei fare un altro lavoro che non sia questo perché è bellissimo». Nel nuovo banco frigo ci sono i vari tagli, tutti ben esposti e rigorosamente preparati da Serena, Gianni e Elena, la collaboratrice a cui danno lavoro.
«Nella nuova macelleria – spiega – abbiamo deciso di trattare merce locale, perché in questo momento di grande sofferenza per tutti è giusto darci una mano l’uno l’altro». Dalla carne al formaggio, ai salumi preparati con le ricette antiche, nella macelleria si possono trovare anche i tagli del bue rosso, la razza bovina sardo modicana allevata a pascolo brado nel Montiferru. «Noi ci crediamo – spiegano Gianni De Muro e la moglie Serena –, per questo abbiamo deciso di realizzare l’investimento con le nostre forze, perché riteniamo che rimboccarsi le maniche sia più utile che attendere aiuti dallo Stato o dagli enti pubblici che forse non arriveranno mai».