La Nuova Sardegna

Oristano

I cavalieri non vogliono rinunciare alle discese

I cavalieri non vogliono rinunciare alle discese

Sedilo, nonostante i divieti di assembramento anche ieri in diversi si sono presentati al Frontigheddu

01 luglio 2020
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SEDILO. Nel giorno consacrato alle prove ufficiali delle tre pandelas, annullate contestualmente all'Ardia, nell'anfiteatro di San Costantino è andato in scena uno spettacolo inedito. In occasione della festa dei santi Pietro e Paolo una ventina di cavalieri si sono presentati a Su Frontigheddu e hanno saggiato il percorso. Un rituale che, in tempi normali, avrebbero dovuto compiere il capocorsa e i suoi due scudieri, per lasciare campo libero agli altri cavalieri nei giorni successivi. Ma la pandemia, che tutto ha stravolto, ha ribaltato regole e ruoli. Così, anziché cimentarsi i soli tre condottieri, su quella pista sono scesi in venti, uno più, uno meno. Nessuna partenza in massa, nessuna corsa di gruppo, ma le autorità di pubblica sicurezza stanno valutando se vi siano state violazioni da parte di chi ha corso al galoppo in un'area non interdetta al transito dei pedoni. C'è stato dunque qualcuno che non ha rispettato le regole? A sentire l’opinione di qualche cavaliere l'iniziativa di lunedì era perfettamente regolare e rientrava nelle modalità di addestramento e di preparazione dei cavalli consentite nella viabilità pubblica da un'ordinanza sindacale. Basterà per evitare nuove multe? I cavalieri arrivavano alla spicciolata e procedevano al passo, al trotto o al galoppo. Chi in solitudine, chi in gruppi di due o tre ma distanziati gli uni dagli altri. E' da stabilire se il provvedimento in vigore dall’8 maggio contempli solo un'andatura lenta o anche il galoppo. Ad assistere alle prove c'erano svariate decine di persone sparpagliate qua e là: e i carabinieri. Alla stessa ordinanza del Comune, ma non solo, si rifanno anche i fantini che stanno valutando l'ipotesi di un ricorso contro la multa ricevuta per aver partecipato alla processione di San Giovanni «in violazione del decreto e senza l'autorizzazione della questura», come recita il verbale.

Maria Antonietta Cossu

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