La Nuova Sardegna

LACONI. Si riavvia la stagione turistica e riprendono anche nel paese del Sarcidano i viaggi del Trenino Verde. Un graduale ritorno alla normalità segna quella che viene considerata una stagione difficile, non solo per le nuove disposizioni, a seguito dell'emergenza sanitaria, che hanno trovato pronta attuazione, ma per il calo delle presenze turistiche, soprattutto straniere, e per il silenzio istituzionale sul rilancio del Trenino Verde. Sono tante le questioni importanti, che riguardano il futuro della storica ferrovia, volano per lo sviluppo delle zone interne, che non riescono a trovare spazio nell'agenda politica del Presidente Solinas. Per questo motivo, nei giorni scorsi, il Comitato per la salvaguardia del Trenino Verde, al quale aderiscono operatori turistici, economici, amministratori dei territori interessati dalle tratte, associazioni e sindacati, ha chiesto la convocazione di incontro all' assessore regionale ai Trasporti Giorgio Todde. «Chiediamo – scrivono in una nota Paolo Pisu coordinatore del Comitato e Marco Pisano primo cittadino di Mandas e rappresentante dei Sindaci nel Comitato – un momento di confronto, anche in videoconferenza, per chiarire e approfondire le questioni che riguardano il presente e soprattutto il futuro del trenino verde e la riapertura di tutte le quattro tratte. Chiediamo un nuovo incontro – precisa Pisu – dopo aver atteso , invano, da oltre un anno l’incontro con il Presidente Solinas». Per il Trenino Verde, il prossimo anno, ci sarà una ricorrenza da celebrare in occasione del centenario, 1921, del viaggio raccontato da Lawrence. «Un evento importante al quale si vorrebbe giungere con un atteso risultato: la riapertura di tutte le tratte e con un progetto di rilancio. La situazione, però, sembra ancora di grande incertezza. Allo stato attuale, infatti, si viaggia da Mandas a Laconi, mentre la tratta Laconi – Sorgono, la più suggestiva, è chiusa da tre anni per manutenzione e ci sono cedimenti sul ponte, come quello tra le stazioni di Laconi e Ortuabis, sui quali bisogna intervenire. Si attende ora risposta da parte dell’assessore e non è escluso che in assenza di confronto si deciderà per nuove manifestazioni di protesta a Cagliari. (Iv.Ful.)