La Nuova Sardegna

Oristano

Nessun peculato per i lavori sulle strade a Pompu: tutti assolti

di Michela Cuccu
Nessun peculato per i lavori sulle strade a Pompu: tutti assolti

POMPU. Non ci fu peculato nei lavori per la sistemazione della strada che collega il paese a Masullas e nemmeno nella direzione dei lavori del cantiere occupazionale. Ieri mattina, i giudici del...

10 luglio 2020
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POMPU. Non ci fu peculato nei lavori per la sistemazione della strada che collega il paese a Masullas e nemmeno nella direzione dei lavori del cantiere occupazionale. Ieri mattina, i giudici del collegio del tribunale di Oristano (presidente Carla Altieri, a latere Elisa Marras e Federica Fulgheri), hanno assolto “perché il fatto non sussiste”, il responsabile dell’Ufficio tecnico Comunale, Marco Atzei (54 anni) eil geometra libero professionista, Gian Mario Scanu (39 anni) di Masullas. Secondo il pubblico ministero, Armando Mammone, che aveva chiesto la condanna per i due imputati a due anni e un mese di reclusione, Atzei e Scanu, si sarebbero appropriati di due somme del bilancio comunale del 2013 e del 2014 e utilizzati per l’esecuzione di alcuni lavori. L’accusa sosteneva che il compenso stabilito dal responsabile dell’Ufficio tecnico fosse ingiustificabile. Al geometra Scanu furono infatti affidati la sistemazione dello svincolo della strada che dal paese porta a Masullas e successivamente la direzione di un cantiere occupazionale. I compensi avrebbero sforato di molto il limite minimo contemplato dalle leggi e, nel secondo caso, sarebbero dovuti essere affidati a un tecnico interno all’amministrazione. Al geometra furono pagati in un caso oltre 16mila euro a fronte di un lavoro che sarebbe dovuto essere retribuito con poco più di 3mila, nell’altro caso oltre 15mila euro per un lavoro che invece si sarebbe dovuto affidare a un tecnico interno. Il processo era scaturito da un esposto presentato sei anni fa dai componenti della minoranza in Consiglio comunale che avevano segnalato il sospetto di alcune anomalie. Ieri però i giudici, mandando assolti i due imputati, hanno accolto le tesi degli avvocati della difesa, Francesco Pilloni, Giuseppe Motzo e Laura Onida che avevano sempre sostenuto che quelle accuse fossero infondate.

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