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Omicidio di Brigitte, i testi: «Lei e Perria una coppia serena»

Omicidio di Brigitte, i testi: «Lei e Perria una coppia serena»

NARBOLIA. «I Perria? Erano una coppia tranquilla, che viveva in simbiosi, facevano tutto assieme: le uscite, le visite, ogni loro giornata era trascorsa insieme». È stato il turno degli amici, dei...

10 luglio 2020
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NARBOLIA. «I Perria? Erano una coppia tranquilla, che viveva in simbiosi, facevano tutto assieme: le uscite, le visite, ogni loro giornata era trascorsa insieme». È stato il turno degli amici, dei parenti e dei conoscenti, all’udienza di ieri del processo che si svolge a Cagliari, in Corte d’Assise, contro Giovanni Perria, il 79 enne di Narbolia, accusato di aver ucciso la moglie, Brigitte Pazdernik, di 78 anni. Di fronte ai giudici della Corte (presieduta daTiziana Marogna con relatore il giudice Giorgio Altieri), sono stati sei i testimoni a parlare dei quali, due della difesa. In aula l’imputato, che ha rifiutato l’interrogatorio, ascoltava in silenzio. Stando a quanto hanno riferito ieri e rispondendo anche alle domande dell’avvocato di Perria, Antonello Spada, nessuno aveva mai intuito nulla, non un segno, non un gesto o una parola che potesse far sospettare possibili contrasti all’interno della coppia. Sia il genero dei Perria, marito della figlia Rachele, ma anche la nipote Margherita, figlia di una sorella di Giovanni, hanno parlato di contatti frequenti con i due anziani coniugi. Margherita, in particolare, che li vedeva quotidianamente dato che Giovanni andava a trovare la sorella, ha detto di averci parlato anche il 10 ottobre 2018, giorno della scomparsa della signora Brighitte. Anche i vicini di casa hanno descritto la coppia tranquilla e in armonia. Nulla che possa far credere che Giovanni potesse aver gettato la moglie in mare in una zona tra le spiagge di Torre del Pozzo e Is Arenas al confine tra i territori di Narbolia e Cuglieri. Il racconto dei testimoni è proseguito per l’intera udienza: «Quando capitava si andasse con Giovanni assieme a fare delle spese e commissioni fuori Narbolia, se entravamo al bar per un caffè, lui non mancava mai di acquistare una pasta da portare alla moglie che lo attendeva a casa»: è questo il racconto del maestro di musica del paese, molto legato ai Perria. Il processo, che è stato aggiornato al 14 settembre prossimo, quando parleranno altri testimoni della difesa, punta insomma a trovare conferme degli indizi attraverso i racconti di chi conosceva la coppia per capire se davvero, Giovanni, quel giorno, sia stato lui a far cadere in mare la moglie, facendola annegare o se la quella morte sia stata una disgrazia. (m.c.)

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