"Il metano liquido è disponibile subito: sta alla Sardegna decidere"
Il Ceo di Avenir annuncia la strategia commerciale e industriale della società, da novembre 2020 il terminale di Santa Giusta sarà operativo
CAGLIARI. Nel quadro, abbastanza confuso, sul futuro sistema energetico sardo irrompe un nuovo soggetto, silenziosamente presente da mesi, ma pronto a scombinare i giochi, politici e industriali degli altri attori sulla scena. Si tratta di Avenir, la società di diritto britannico leader mondiale nel commercio di Gnl di piccola taglia che ha acquistato a sua volta la società (la Higas) che sta completando il primo dei tre depositi costieri dell'oristanese.Il neo amministratore delegato di Avenir, con sangue logudorese nelle vene (la nonna è nata a Pozzomaggiore) ha parlato con la Nuova per annunciare una importante novità e contemporaneamente lanciare un appello.
La novità è che da novembre il terminale di Santa Giusta di Avenir sarà operativo, riceverà il Gnl dalle sue navi e lo metterà a disposizione di tutti coloro che vorranno acquistarlo, imprese o consorzi, gestori di bacini del gas vicini o lontani dal terminale, ad un prezzo definito «molto competitivo» (in realtà di pochissimo superiore al prezzo pagato in Italia dagli altri venditori di gas all'utenza finale). Milorad Doljanin prima dell'annuncio vuol fare una premessa, unico accenno diretto al dibattito politico. «Abbiamo parlato con tutti, a Roma, a Cagliari, nei territori. I nostri interlocutori ci hanno chiesto una sola cosa: portate il prima possibile il metano in Sardegna, non perdete tempo, aiutateci a stimolare l'economia. E noi lo abbiamo fatto. Il confronto sulle infrastrutture, sulla dorsale, su come alimentare le future centrali a gas è importante, ma riguarda il futuro, cinque anni, forse dieci. Il metano serve adesso, e noi questo facciamo in tutto il mondo: portare il metano dove serve. Subito, adesso. I tempi sono essenziali, per voi, ma sono la regola base per noi».
Il manager Avenir spiega la filosofia della sua società, non diversa da quella del mondo degli affari, ben lontana da quella del mondo politico e istituzionale nazionale e locale. «Il tempo è la variabile per trasformare un business da vincente a perdente. Perdere tempo significa essere comunque sconfitti nei mercati. Non sprecate questa opportunità, oggi c'è abbondanza di Gnl in tutto il mondo a prezzi bassi, e lo sarà ancora per anni. L'intera catena produttiva internazionale sarà presto decarbonizzata; il gas sostituirà il carbone, il gasolio, il gpl nelle imprese, nei trasporti pubblici e privati. Potete approfittare già ora del gas e convertire i vostri impianti. Le imprese che si convertono a metano, e ce ne sono tante da voi in diversi settori, rientrano dall'investimento in un anno, e poi vanno a risparmiare. Queste stesse imprese vedono crescere i loro utili subito, perchè il costo dell'energia fa la differenza sui conti. Voi siete l'unica area in tutto il Mediterraneo che disporrrà di Gnl acquistato sul mercato mondiale e importato senza altri intermediari. Sprecare questa opportunità non conviene a nessuno. I benefici arriveranno subito, non tra anni».
Fare subito quel che si può fare e poi lavorare per la miglior scelta nel futuro. È questo l'approccio di Avenir per il sistema energetico sardo. Gli inglesi sono disposti a portare il metano ovunque, con una flotta di carri bombolai anche essi alimentati a metano, anche ipotizzando piccoli depositi per ogni bacino o area di bacini. Uno scenario diverso da quello pensato dalla Regione, più vicino a quello ipotizzato dal governo, anche se Avenir ripete in continuazione di volersi tener fuori dalle polemiche politiche. «Vorrei fare solo un conto economico. Adesso voi potrete pagare il metano a un prezzo molto, molto conveniente, perchè il nostro Gnl arriva dai terminali olandesi senza altri intermediari commerciali, oppure aspettare molti anni e pagarlo a un prezzo che in teoria si prevede altrettanto conveniente. I soldi persi in questo arco di tempo, sette, dieci anni, sono solo vostri. Perchè aspettare? Noi comunque, o con il bunkeraggio navale (rifornimento di navi alimentate a Gnl, in pochi anni sempre più numerose nel Mediterraneo, ndr) o con la vendita di Gnl nell'isola, rientreremo dagli investimenti. Noi partiremo a fine anno, a prescindere dagli altri».
I progetti di Avenir non si conoscono in dettaglio. Si sa che è più interessata al nord che al sud dell'isola, e che «non ci sono limiti negli investimenti, soprattutto con i tassi di interesse così bassi. L'unica richiesta che arriva dagli azionisti è questa: investite dove i vostri interlocutori vogliono lavorare intensamente e rapidamente con voi. Per questo siamo pronti a fare altri investimenti in Sardegna, dove già oggi diamo lavoro a oltre cento persone in pianta stabile. L'unica variabile - conclude Milorad - è il tempo. Decisioni rapide e condivise e poi tutti a lavorare verso lo stesso obiettivo». Chissà se i parenti del manager gli avranno raccontato di come gli spagnoli disprezzavano i sardi descrivendoli soprattutto come "mal unidos".@gcentore©RIPRODUZIONE RISERVATA