La Nuova Sardegna

Oristano

mobilitÀ urbana 

«Un percorso assurdo», ricorso contro la ciclabile

di Enrico Carta
«Un percorso assurdo», ricorso contro la ciclabile

ORISTANO. La pista ciclabile non piace. Così com’è stata prevista nel progetto, toglie il sonno ad alcuni cittadini che hanno quindi presentato un ricorso al Presidente della Repubblica perché...

21 luglio 2020
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ORISTANO. La pista ciclabile non piace. Così com’è stata prevista nel progetto, toglie il sonno ad alcuni cittadini che hanno quindi presentato un ricorso al Presidente della Repubblica perché provveda a far tornare sui propri passi l’amministrazione comunale. Il tracciato labirintico ideato per ovviare ad alcune palesi carenze di spazi e agli ostacoli presenti in alcune vie su inizialmente sarebbero dovute passare le due ruote, aveva convinto l’amministrazione a studiare un percorso ciclabile diverso da quello previsto dal Piano urbano della mobilità.

Quest’ultimo era stato votato dal consiglio comunale attuale, sebbene fosse stato pensato durante l’amministrazione Tendas. Poi però la giunta Lutzu si era convinta della necessità di fare una modifica al percorso inizialmente previsto per la pista ciclabile che, passando dentro la città, deve fare da raccordo tra le due già esistenti, quella che da Silì arriva in via Vandalino Casu e quella che da viale Repubblica porta sino al ponte di Brabau.

L’ulteriore tratto si sarebbe immesso in via Sardegna, quindi avrebbe percorso una parte del quartiere delle regioni per poi girare in via Deledda, quindi raggiungere viale Diaz e da lì arrivare al tratto di viale Repubblica. In questo dedalo di strade in cui far sorgere il nuovo tratto di ciclabile, risiedono proprio quei cittadini che hanno scelto la via del ricorso al Presidente della Repubblica come atto perché il progetto sposato dalla giunta Lutzu è in contrasto con le direttive del Piano urbano per la mobilità che aveva individuato un percorso diverso.

La giunta non potrebbe scavalcare una decisione presa dal consiglio comunale, che sarebbe dovuto essere chiamato in causa per votare una modifica a quanto precedentemente approvato. Questo può essere il grimaldello che riporta tutto indietro e potrebbe costringere il Comune a rivedere i propri piani e il progetto.

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