La Nuova Sardegna

Oristano

Immigrazione clandestina, la condanna è per due

di Michela Cuccu
Immigrazione clandestina, la condanna è per due

Buste paga fasulle per far avere i visti: colpevoli consulente e mediatore culturale Arriva invece l’assoluzione per truffa, pene più basse rispetto alle richieste

23 luglio 2020
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ORISTANO. Si è concluso con due condanne, a due anni e nove mesi di reclusione per la consulente Esmeralda Trogu, 48 anni di Oristano, e a due anni e due mesi per il mediatore culturale Baiwinder Kumar, 39 anni, cittadino di origine indiana, il processo per una storia di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. A rivelarla fu un’indagine che l’anno scorso portò all’arresto della consulente e del suo collaboratore, destando enorme clamore in tutta la provincia.

Nel primo pomeriggio di ieri, la giudice per le udienze preliminari Silvia Palmas ha emesso la sentenza che ridimensiona però notevolmente le richieste del pubblico ministero Armando Mammone, che aveva sollecitato la condanna a sei anni per la consulente e a cinque anni per il mediatore culturale. La giudice, accogliendo parzialmente le tesi dei legali della difesa – gli avvocati Fabio Costa per Kumar e Gianni Ignazio Nonnis per Trogu avevano sollecitato l’assoluzione dei loro assistiti – ha assolto gli imputati per gran parte dei capi d’imputazione, compresa la truffa, facendo uscire dal processo le parti civili che per quei reati avevano chiesto dei risarcimenti per i loro assistiti.

Fra loro, c’erano alcuni cittadini senegalesi rappresentati dall’avvocatessa Anna Maria Uras, che anticiparono i soldi per avere poi permessi di soggiorno che mai ricevettero, e un’anziana rappresentata dall’avvocatessa Antonietta Sogos che scoprì, solo quando arrivarono i bollettini di pagamento dell’Inps, di aver avuto un badante che in casa sua non aveva mai messo piede.

Esmeralda Trogu è stata inoltre condannata al pagamento di un’ammenda di 86mila euro, Baiwinder Kumar, invece, ne pagherà 83mila. La scelta del rito abbreviato ha fatto poi ridurre la pena di un terzo, ma i legali della consulente e del mediatore sembrano intenzionati a presentare appello.

La vicenda era emersa quando un imprenditore di Riola Sardo si era ritrovato nel suo libro paga il nome di un dipendente straniero che mai aveva visto lavorare nella sua azienda. Inizialmente aveva pensato a un errore, ma le verifiche avevano portato a scoprire che quello non era un caso isolato e che, dietro ogni persona finita negli elenchi di ignari datori di lavoro che si vedevano chiedere il pagamento dei contributi dall’Inps, c’era un unico collegamento possibile: quello con Esmeralda Trogu e con Baiwinder Kumar.

I due, attraverso le loro professioni, sarebbero stati in grado di inserire tra gli aventi diritto ai permessi di soggiorno e ai visti, persone extracomunitarie che cercavano un approdo in Sardegna per poi prendere il largo verso altre regioni italiane. Non gratis, ovviamente: la ricostruzione dell’accusa rivela che dietro il rilascio di ogni documento che garantisse agli stranieri la possibilità di entrare nel territorio nazionale, sarebbe stata pagata in anticipo, una sorta di cambiale cui poi facevano seguito quasi sempre i documenti, così da alimentare il giro di richieste e ovviamente anche gli introiti per la consulente e il mediatore.

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