La Nuova Sardegna

Oristano

Un mega impianto per scarti animali

Un mega impianto per scarti animali

Terralba, smaltirà 30mila tonnellate all’anno. Via libera dell’amministrazione

24 luglio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





TERRALBA. Del maiale non si butta via niente, recita l’adagio popolare, ma in realtà non è proprio così. Questo è ancora più vero per gli altri animali da allevamento, la cui macellazione produce tonnellate di scarti che poi, in qualche modo, vanno smaltiti. Una possibile soluzione è quella di costruire impianti di trattamento degli scarti di origine animale ed è proprio in questa direzione che si muove il progetto presentato dalla cagliaritana BS Green al Comune e alla Regione.

L’idea, per la quale ora si dovrà decidere se è necessaria anche una Valutazione di Impatto Ambientale, è quella di realizzarne uno nella zona industriale, a tre chilometri circa dai centri abitati di Terralba e Marrubiu. Sarebbe un impianto di dimensioni notevoli, in grado di trattare circa 30mila tonnellate di scarti animali all’anno, a fronte di una produzione complessiva in Sardegna di circa 160mila tonnellate. L’impianto infatti tratterà scarti animali di seconda e terza categoria: grasso, contenuto del tubo digerente, residui di lavorazione delle carni, peli, zoccoli, piume, sangue e reflui, ossia deiezioni di suini e bovini provenienti da allevamenti presenti vicino all’impianto.

Gli scarti animali classificabili come rifiuti pericolosi per la salute ricadono invece nella prima categoria e vanno destinati agli inceneritori. Dopo vari trattamenti, gli scarti animali saranno “dati in pasto” a batteri che produrranno gas in grado di alimentare un cogeneratore, che dovrebbe coprire tutto il fabbisogno energetico dell’azienda e immettere la quota residua nella rete elettrica. Il residuo solido dei trattamenti, invece, può essere destinato soprattutto al riutilizzo in agricoltura come compost o fertilizzante.

L’azienda ha già ricevuto il via libera dal Comune. Ora i tecnici della regione dovranno fare le loro valutazioni sugli aspetti ambientali ed è facile aspettarsi che gran parte delle attenzioni si concentreranno sugli odori, punto dolente, per esempio, per l’impianto simile funzionante alla periferia di Simaxis. L’azienda, dal canto suo, garantisce che il sistema di filtraggio impedirà la diffusione di odori al di sopra delle soglie consentite dalla legge.

Davide Pinna

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative