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Nuovo direttore all’Assl, spunta il nome di Vincenzo Pecoraro

Nuovo direttore all’Assl, spunta il nome di Vincenzo Pecoraro

ORISTANO. Tre indizi, faranno una prova? Di certo rimettendo in ordine alcuni tasselli, appare chiaro che un’occhiatina alla poltrona di manager Vincenzo Pecoraro la stia dando. Nella seduta di...

25 luglio 2020
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ORISTANO. Tre indizi, faranno una prova? Di certo rimettendo in ordine alcuni tasselli, appare chiaro che un’occhiatina alla poltrona di manager Vincenzo Pecoraro la stia dando. Nella seduta di consiglio comunale di due giorni fa, molto sottovoce e sperando di essere lontano da orecchie indiscrete, ha chiesto al segretario generale del Comune, Luigi Mele, se il ruolo di consigliere comunale fosse incompatibile con quello di direttore generale dell’Assl. Ha ottenuto una risposta affermativa: o l’uno o l’altro, ma non è questo il nocciolo della questione. Lo è invece un’altra domanda: chiedeva per curiosità, per un amico o per sé?

Nelle corsie dell’ospedale San Martino, ma anche negli androni e nelle stanze degli uffici, l’identikit del possibile prossimo direttore dell’Assl – Mariano Meloni è dimissionario – somiglia tantissimo a quello dell’urologo con esperienza e titoli per ricoprire l’incarico e guidare la sanità oristanese a cui – perché no? – chiunque ambirebbe. Per uno che si è anche affacciato più volte in politica in questi ultimi vent’anni, sarebbe un traguardo di prestigio.

Solo che, e qui nascono i problemi, chi deve decidere il suo nome ha appena litigato. I consiglieri regionali di centro destra, si sono infatti divisi su due fronti davanti alla prima proposta, quella avanzata da Domenico Gallus che sosteneva la dottoressa Valentina Marras.

Respinta perché indicata senza un accordo con gli altri consiglieri, è stata ben presto rimpiazzata dalla voce che vede Vincenzo Pecoraro in rampa di lancio. Dopo essere stato candidato sindaco per il Partito dei Sardi, è transitato nell’Udc, unico consigliere comunale del partito di Giorgio Oppi che, come storia insegna, con la sanità ha un rapporto speciale. Chissà che il prescelto non arrivi proprio da lì.

Enrico Carta

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