La Nuova Sardegna

Oristano

I due primari registi politici dell’intera operazione

ORISTANO. L’inchiesta denominata “Ippocrate” è stata svolta dalla Guardia di Finanza di Oristano su delega del procuratore Ezio Domenico Basso, è entrata nel terzo anno di vita. All’inizio sembrava...

30 luglio 2020
1 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. L’inchiesta denominata “Ippocrate” è stata svolta dalla Guardia di Finanza di Oristano su delega del procuratore Ezio Domenico Basso, è entrata nel terzo anno di vita. All’inizio sembrava una delle tante attività di indagini legate anche alle denunce di chi si sentiva ingiustamente escluso da assunzioni a seguito di chiamate dirette o concorsi, poi si è allargata, ritenendo di aver scoperto un vero e proprio “sistema” dove le attività illecite sul versante amministrativo sarebbero strettamente e indissolubilmente legate all’ambito politico, con assunzioni, bocciature, promozioni, spostamenti, interventi di natura professionale solo, secondo l’accusa, riconducibili a logiche di appartenenza politica, in questo caso al Partito dei Sardi, che aveva nella provincia di Oristano, e nell’aria del Marghine le sue pur limitate, basi elettorali. La pubblica accusa ritiene che i due medici entrambi attivi in politica, Cherchi e Succu, operassero le loro scelte e impartissero direttive per scegliere i loro collaboratori non su basi professionali o oggettive ma in qualità di dirigenti del Partito dei Sardi e in questa veste avessero condizionato i diversi concorsi.

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative