I due primari registi politici dell’intera operazione
ORISTANO. L’inchiesta denominata “Ippocrate” è stata svolta dalla Guardia di Finanza di Oristano su delega del procuratore Ezio Domenico Basso, è entrata nel terzo anno di vita. All’inizio sembrava...
30 luglio 2020
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ORISTANO. L’inchiesta denominata “Ippocrate” è stata svolta dalla Guardia di Finanza di Oristano su delega del procuratore Ezio Domenico Basso, è entrata nel terzo anno di vita. All’inizio sembrava una delle tante attività di indagini legate anche alle denunce di chi si sentiva ingiustamente escluso da assunzioni a seguito di chiamate dirette o concorsi, poi si è allargata, ritenendo di aver scoperto un vero e proprio “sistema” dove le attività illecite sul versante amministrativo sarebbero strettamente e indissolubilmente legate all’ambito politico, con assunzioni, bocciature, promozioni, spostamenti, interventi di natura professionale solo, secondo l’accusa, riconducibili a logiche di appartenenza politica, in questo caso al Partito dei Sardi, che aveva nella provincia di Oristano, e nell’aria del Marghine le sue pur limitate, basi elettorali. La pubblica accusa ritiene che i due medici entrambi attivi in politica, Cherchi e Succu, operassero le loro scelte e impartissero direttive per scegliere i loro collaboratori non su basi professionali o oggettive ma in qualità di dirigenti del Partito dei Sardi e in questa veste avessero condizionato i diversi concorsi.